Il rigassificatore si farà a Vado Ligure a una distanza di 4 km dalla costa e fornirà all’Italia il 7% del fabbisogno di gas nazionale.
«Siamo orgogliosi di partecipare, il piano sta mettendo in sicurezza le bollette di famiglie e imprese e il nostro Paese da ulteriori crisi energetiche», dice il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che è stato nominato commissario dal governo proprio per il posizionamento del rigassificatore nel Mar Ligure.
«La nave sarà in un’area prevista da Adsp del Mar Ligure Occidentale e Capitaneria di porto — aggiunge Toti — nello specchio tra il Comune di Cairo, Quiliano e Savona, al confine orientale del Comune di Vado. I territori coinvolti dal passaggio del gasdotto, che si congiungerà alla rete nazionale a Cairo Montenotte saranno cinque: Vado, Carcare, Altare, Cairo Montenotte e Quiliano. Saranno previste opere compensative sul territorio».
Snam ha presentato al ministero dell’Ambiente l’istanza che inizia il percorso. Entro 200 giorni saranno sbrigate le pratiche che porteranno al permesso definitivo di installare l’unità di rigassificazione che resterà in Liguria per 17 anni dopo il posizionamento, previsto nel 2026.
Come funziona? Una volta che la nave verrà agganciata alla boa offshore, il gas confluirà attraverso una condotta sottomarina fino alla costa e poi attraverso una condotta sotterranea attraverso i comuni di Carcare e Altare fino all’allaccio alla rete nazionale, a Cairo Montenotte.
«La nave rigassificatrice oggi è collocata a Piombino ed è operativa dal primo luglio − spiega l’amministratore delegato di Snam Stefano Venier − ha una capacità massima di 5 miliardi di metri cubi all’anno. Avremo 45 scarichi all’anno, più o meno uno alla settimana per un totale di circa 100 milioni di metri cubi a ogni scarico. Il piano prevede che queste navi servano il sistema italiano per 20 anni. La zona del Mar Ligure interessata è già interdetta alla navigazione, ci è stata indicata perché è al di fuori delle zone paesaggisticamente delicate e già oggi è dedicata allo stazionamento delle navi».
«Nelle prossime ore − aggiunge Toti − apriremo il confronto con i sindaci. Un tavolo che servirà per discutere di opere compensative. Metteremo insieme un pacchetto di richieste, ancora molte inevase, per arrivare a un accordo».