In merito alla notizia che sarà la Liguria a ospitare il rigassificatore, il presidente della Regione Liguria e commissario straordinario Giovanni Toti precisa quanto segue: «Leggo con stupore che si annunciano proteste contro il rigassificatore ancor prima di conoscere gli studi di fattibilità e i dettagli del progetto. Innanzi tutto, si deve ancora decidere dove installare questa struttura: si parla di una zona molto lontana dalla costa, in un’area dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale, ma al momento è totalmente prematuro parlare della collocazione. Le ipotesi al vaglio sono diverse e la soluzione più opportuna sarà presa dopo un’attenta analisi, aprendo un tavolo di confronto con sindaci, Regione e Governo per individuare i benefici, anche in termini di accesso all’energia, che spetteranno ai cittadini».
«In ogni caso – continua il presidente Toti − la scelta verrà fatta per il bene della Liguria e dell’intero Paese, non sulla base delle proteste di minoranze che dicono no a tutto. Non ci faremo condizionare certamente da strumentalizzazioni politiche di partiti che si nascono dietro i comitati alimentando le paure e le legittime preoccupazioni dei cittadini. Il “partito del no” che ha sempre bloccato l’Italia in Liguria non troverà terreno fertile perché noi agiremo solo nell’interesse della collettività con coraggio e determinazione. Le stesse che hanno trasformato la Liguria da terra dell’immobilismo in regione del fare, della crescita e dello sviluppo».
«Pertanto ribadisco che verranno effettuate tutte le verifiche del caso, i dubbi dei cittadini verranno chiariti con la massima trasparenza ma andremo avanti con la realizzazione del rigassificatore, una struttura che sarà utile a 59 milioni di italiani e che non sarà certamente bloccata da poche migliaia di persone», conclude il governatore ligure.