La giunta regionale ligure, su proposta dell’assessore alla Cultura Ilaria Cavo, ha approvato e pubblicherà sul sito di Regione Liguria, l’Avviso pubblico ai Comuni per la manifestazione d’interesse finalizzato alla selezione di un progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati in attuazione a quanto previsto del Pnrr nella componente Turismo e Cultura 4.0 – Misura 2.
La pubblicazione arriva dopo aver recepito le linee di indirizzo formulate dal ministero della Cultura sulle modalità attuative dell’intervento 2.1 Attrattività dei Borghi, come anticipato da Liguria Business Journal.
«Il Pnrr affida alla cultura una missione di rigenerazione del territorio anche dal punto di visto di rivitalizzazione e occupazione. La misura, che si rivolge a borghi che hanno subito un decremento demografico e sono in marginalità economica accentuata dagli effetti della pandemia Covid – dichiara l’assessore Ilaria Cavo – si pone come obiettivo quello di ripopolare, rivitalizzare e creare occupazione soprattutto per le fasce più giovani. Il recupero del borgo è quindi da intendersi dal punto di vista architettonico, culturale, ambientale e sociale. I Comuni che vorranno partecipare alla manifestazione d’interesse dovranno compilare una scheda allegata alla delibera e di fatto spiegare di rigenerazione che propongono pensato per il proprio borgo. Potranno proporre solo a titolo esemplificativo, rsa diffuse, residenze per studenti o per artisti, incentivi per la valorizzazione di produzioni tipiche o per cambiare e innovare la vocazione del proprio paese. Il lavoro è sfidante, ma è anche una grande opportunità».
Ogni Comune potrà candidare un solo borgo, che non dovrà superare di norma le 300 unità abitative, attraverso la compilazione della manifestazione di interesse allegata all’avviso pubblico. Potrà coinvolgere altri soggetti, pubblici e privati. La dotazione finanziaria per il singolo progetto è pari a 20 milioni di euro; con decreto del ministero della Cultura verranno assegnate al soggetto attuatore, individuato d’intesa tra la Regione e il Comune interessato, le risorse necessarie fino a tale ammontare. Il progetto dovrà quindi presentare una proposta unitaria articolata e complessa per un importo non superiore a questa cifra. Non sono previsti cofinanziamenti regionali né quote a restituzione.
Per la divulgazione dell’avviso Regione si avvale di Anci-Liguria. La fase istruttoria delle proposte dei comuni e la relativa valutazione sarà successivamente definita; la giunta regionale, con propria deliberazione, assumerà le determinazioni necessarie per la costituzione del Nucleo di valutazione per l’analisi delle proposte che arriveranno dai Comuni. I Comuni dovranno far pervenire le schede allegate all’avviso pubblico, costituenti la manifestazione di interesse, a partire dal 10 gennaio 2022 ed entro il 20 gennaio 2022 all’indirizzo Pec della Regione Liguria protocollo@pec.regione.liguria.it. Individuato il progetto pilota, il soggetto attuatore predisporrà lo studio di fattibilità da presentare da parte della Regione al ministero della Cultura entro il 15 marzo 2022.
«La misura che Il Pnrr stanzia per i borghi vale in totale 1 miliardo. Grazie al lavoro della Commissione Cultura delle Regioni – precisa la coordinatrice Ilaria Cavo – alla misura inizialmente pensata per un solo borgo, si affianca una seconda misura, in questo caso gestita con un bando nazionale già pubblicato sul sito del ministero e quindi non oggetto di delibera di giunta regionale, che permette al territorio di esprimere altra progettualità. In questo caso i comuni sotto i 5mila abitanti potranno presentare progetti, sempre nello spirito della rigenerazione del territorio, che possono cubare al massimo 1,6 milioni di euro a cui si aggiungeranno 800 mila euro di incentivi alle imprese. Esiste una quota di riserva regionale come ammontare di finanziamenti che, nel riparto effettuato, assegna alla Liguria per questa seconda misura altri 17 milioni di euro. In base all’entità economica dei progetti che saranno presentati sul bando nazionale si potranno finanziare istanze dei borghi liguri partendo da un minimo di 6, più consistenti, per arrivare ad una decina nel caso in cui le singole progettualità non esaurissero la massima capienza».