«Lo sciopero dei comparti pubblici è ora perché la Legge di Bilancio sarà approvata entro dicembre e in essa non ci sono le risorse per assunzioni, sicurezza e rinnovo dei contratti, scaduti da due anni. Surreale sarebbe protestare a legge approvata senza aver lottato per i propri diritti». Così Nicola Dho, segretario generale Fp Cgil Liguria, in una nota risponde alla dichiarazione del presidente della Regione, Giovanni Toti, che su Facebook ha osservato: «incrociare le braccia mentre la nazione è impegnata nello sforzo bellico contro il Covid è qualcosa che suona surreale».
«E il diritto che rivendicano i lavoratori pubblici – prosegue Dho – è di lavorare in sicurezza e meglio per i cittadini. Purtroppo la sicurezza di chi cura, protegge, e garantisce servizi essenziali non è stata garantita durante la prima fase della pandemia, come il Presidente sa. E senza assunzioni e innovazione della pubblica amministrazione, a cominciare dai servizi territoriali e di prevenzione, la sicurezza non sarà garantita neanche in futuro per tutti i cittadini. Solo un piano straordinario di assunzioni ed un rinnovo equo e dignitoso dei contratti potranno garantire l’innovazione necessaria perché il Paese riparta dopo la pandemia».
«I lavoratori pubblici – conclude la nota – non sono eroi, ma neanche lavoratori di serie B; si assumono le loro responsabilità ogni giorno, curando le persone, tracciandole e processando tamponi, garantendo i servizi educativi e di prossimità, la sicurezza e gli ammortizzatori sociali e facendo tutti lavori che non si vedono, ma consentono il funzionamento della macchina dello Stato. Se le assumeranno anche nella protesta, composta ma ferma, e pretendono rispetto dai rappresentanti delle istituzioni».