Bper Banca comunica di aver sottoscritto, in data odierna 21 ottobre, contratti derivati con una primaria controparte di mercato per l’acquisto, a partire da oggi, di un’esposizione sintetica alle proprie azioni per una percentuale pari al 9,99% del proprio capitale.
L’acquisto dell’esposizione sintetica mira sul piano strategico “a dare un forte segnale di fiducia sulle prospettive di crescita della Banca, in un percorso che vedrà, entro il primo semestre 2026, l’integrazione di Banca Popolare di Sondrio e il completo sviluppo delle relative sinergie”. Sul piano finanziario mira “a consentire di gestire al meglio un eventuale piano di acquisto di azioni proprie futuro, qualora la Banca, anche per rispondere alle istanze del mercato, decidesse di procedervi”.
“Gli strumenti finanziari con i quali sarà acquistata l’esposizione sintetica – scrive l’istituto di credito – assicurano a Bper un’appropriata copertura del relativo rischio, nonché la flessibilità necessaria per gestire al meglio gli impatti patrimoniali ed economici dell’operazione, oltre ad escludere ogni possibile ipotesi di regolamento fisico e, quindi, di acquisto di azioni proprie da parte di Bper”.
A Piazza Affari corre il trio di testa composto da Bper Banca (+6,75%), Popolare di Sondrio (+6,65%) e da Unipol (+2,71%) socio forte della banca modenese, con il risiko sempre sullo sfondo. Il mercato – scrive Radiocor – sta così festeggiando l’ipotesi di una distribuzione straordinaria ai soci tramite il buyback (che fa salire, di norma, il prezzo delle azioni).
Gli analisti di Intermonte definiscono “particolare” il timing dell’operazione, vista l’imminente pubblicazione dei risultati trimestrali, ma comunque giudicano “positivamente l’apertura ad eventuali distribuzioni straordinarie tramite share buyback, anche vista la forte capitalizzazione di Bper”. Ma il pensiero corre anche alla governance, perche’ “l’operazione può garantire un maggior controllo”. Giudizio simile a quello del broker Equita, per il quale l’operazione riflette “la fiducia del management sul percorso di sviluppo della banca e sullo spazio di creazione di valore dall’integrazione della Popolare di Sondrio (e conseguente generazione di sinergie)” e quindi potrebbe essere letta “come volta al rafforzamento della stabilità dell’assetto azionario della società”.
Altri analisti, interpellati a caldo da Radiocor, ragionano anche sugli effetti che un eventuale buyback (e successivo annullamento delle azioni) avrebbe sulla catena di controllo, visto che Unipol, ora a ridosso del 20%, potrebbe tornare sopra quella soglia (in ogni caso lontana dagli obblighi di Opa). “Nel frattempo, ci sarà fusione di Sondrio e Bper. I due effetti potrebbero compensarsi’ spiegano dalle sale operative. In pratica, “potrebbe essere anche vista come una mossa anti-diluitiva in vista della fusione con Sondrio”.
Altri osservatori, infine, guardano già avanti e sottolineano il protagonismo di Bper, vedendo nel maxi-buyback “più una mossa strategica legata a un potenziale proseguimento del risiko bancario”.
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