A margine dell’inaugurazione del Salone Nautico di Genova, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso torna sulla partita dell’ex Ilva dopo la proroga al 26 settembre per la presentazione delle offerte.
«Siamo in attesa di sapere cosa vogliono fare i player industriali che partecipano a questa gara internazionale», spiega.
Successivamente i commissari «valuteranno innanzitutto chi manterrà l’unità degli impianti − dice Urso − poi eventualmente anche soluzioni alternative per chi voglia vedersi assegnata l’area Nord e chi voglia vedersi assegnata l’area Sud nel caso le due proposte, diverse ma complementari, siano migliori dell’unica offerta sul piano industriale, ma anche sul piano occupazionale. Aspettiamo, ma nel contempo chiediamo all’Europa che si muova come ha fatto in maniera accurata Mario Draghi l’altro giorno. L’Italia guida il processo di riforma, è finito il momento della discussione, ora è arrivato quello della decisione. L’Europa sta portando al collasso le imprese e l’industria europea perseverando con la politica del green deal».
La gara aggiornata prevede la piena decarbonizzazione: «L’Italia diventerà il primo Paese in Europa pienamente decarbonizzato nel campo della siderurgia. Nel bando forniamo anche la possibilità di costruire un forno elettrico per l’area Nord. Gli attori sono attori industriali, tocca a loro presentare il piano industriale, fare l’offerta», sottolinea il ministro Urso.