«La situazione complessiva dell’aeroporto di Genova ci preoccupa e legittimamente gli oltre 170 lavoratori incominciamo ad avere timori sul loro futuro». Raffaele Lupia, responsabile Fit Cisl Liguria chiede risposte e concretezza per lo scalo Cristoforo Colombo.
«Bellissimo l’ampliamento della struttura, ma che rischia di rimanere una splendida cattedrale nel deserto – commenta – Si guarda al futuro a lunghissima scadenza col tapis roulant per velocizzare i collegamenti tra il Cristoforo Colombo e la ferroviaria, ma intanto da maggio la rampa di accesso per chi arriva da Genova non è transitabile per lavori e bisogna fare il gioco dell’oca per arrivare all’aeroporto. È stato assunto un direttore commerciale, bene ma chiediamo un confronto continuo per capire se il core business del Cristoforo Colombo, cioè, portare nuovi voli, crescerà oppure no».
«Servono fatti: bisogna avere più voli e maggiori collegamenti per non costringere i genovesi a cercare soluzioni in altri scali. E poi ci aspettiamo un piano industriale – dice il rappresentante Fit Cisl Liguria – Genova non si merita e non si può permettere di navigare a vista: bisogna spiccare il volo mentre l’unica notizia di questi mesi ci ha provocato un danno d’immagine col declassamento a livello nazionale».