A un anno esatto dall’alluvione che il 5 settembre 2024 ha devastato la Piana di Albenga, le imprese agricole del territorio attendono ancora l’apertura di un bando specifico a loro dedicato, più volte richiesto da Coldiretti Liguria alla Regione.
Ad oggi – spiega Coldiretti in una nota – le uniche procedure avviate sono state attraverso i fondi della Protezione Civile “rivolti però a tutte le categorie economiche colpite – dal commercio all’artigianato – e non mirati a rispondere alle esigenze specifiche dell’agricoltura. Nel frattempo, alcune aziende hanno dovuto chiudere definitivamente, mentre altre sono state costrette a indebitarsi pur di riprendere, almeno in parte, il ciclo produttivo”.
«Di fatto, a distanza di un anno, le imprese floricole e agricole della Piana di Albenga non hanno ancora visto attivata una misura concreta, dedicata al ripristino delle strutture e delle attrezzature distrutte o gravemente danneggiate dall’alluvione – dichiarano Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria, e Bruno Rivarossa, delegato Confederale – Abbiamo posto più volte questa esigenza nei Tavoli Verdi e nei vari incontri, raccogliendo disponibilità che però devono ancora tradursi in un intervento concreto. Ulteriori rinvii rischierebbero di compromettere definitivamente la capacità di molte imprese di rialzarsi».
Il comparto florovivaistico della Piana di Albenga, che rappresenta un polo di eccellenza nazionale con oltre 100 imprese coinvolte e danni stimati in quasi 20 milioni di euro, rischia seriamente di compromettere occupazione, economia e competitività dell’intero territorio.
«Ogni giorno di ritardo aumenta le difficoltà delle imprese e mette a rischio la continuità aziendale – aggiungono Boeri e Rivarossa -. Torniamo a chiedere un segnale forte e immediato alla Regione, affinché si possa consentire al settore di ricostruire con il sostegno delle misure previste e attivabili per questi gravissimi eventi calamitosi».
La risposta del vicepresidente Piana
In risposta a Coldiretti Regione Liguria ribadisce il proprio impegno nel sostenere concretamente le imprese agricole colpite. «All’indomani dell’alluvione mi sono recato immediatamente sul territorio per i sopralluoghi, incontrando agricoltori, associazioni di categoria e amministratori locali – dichiara il vicepresidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura, Alessandro Piana -. Da subito abbiamo attivato tavoli di confronto e riunioni anche in comune ad Albenga per definire insieme la strada da seguire. Gli accordi raggiunti prevedevano di mettere a disposizione risorse destinate alla messa in sicurezza del Rio Carendetta, perché la priorità era ed è quella di evitare che simili eventi possano ripetersi – spiega Piana, ma se oggi le esigenze sono mutate e si ritiene necessario destinare risorse a ristori diretti per le aziende agricole la Regione è pronta a farsi carico anche di questo, individuando ulteriori fondi e misure specifiche».
«Basterebbe avere i giusti rapporti istituzionali invece di fare fughe in avanti sui giornali. Un comportamento che non trovo corretto e di cui sono sinceramente stanco – sottolinea il vicepresidente. Il comparto della Piana di Albenga – conclude Piana – è un patrimonio non solo ligure, ma nazionale, e continueremo a lavorare per difenderlo con azioni concrete e risorse mirate, mantenendo il dialogo con chi rappresenta il settore, purché nel rispetto dei ruoli e delle corrette interlocuzioni istituzionali».