Chiusura debole delle Borse europee, frenate dalle dichiarazioni del numero uno della Federal Reserve, Jerome Powell, secondo cui la Banca centrale americana non ha fretta di tagliare i tassi anche se l’inflazione si è attenuata ed è realistico l’obiettivo del 2%. Mentre Wall Street procede in ribasso Milano segna -0,48%, Londra -0,09%, Francoforte -0,27%, Parigi -0,58%, Madrid +0,97%. Spread Btp/Bund sui 121 punti (variazione +0,04%, rendimento Btp 10 anni +3,56%, rendimento Bund 10 anni +2,35%).
A Piazza Affari brilla Generali (+4,84%) dopo i conti che che presentano un aumento dell’utile, del risultato operativo e dei premi lordi. In coda Interpump (-2,5%) che alla vigilia ha comunicato risultati con profitti e ricavi in calo.
L’elezione di Trump sostiene il dollaro, l’euro che scivola a 1,0543 (da 1,0629 ieri in chiusura). Il dollaro/yen è a 154,77 (da 156,04) e l’euro/yen a 163,19 (da 164,71).
L’oro è in moderato calo a 2.568,60 dollari l’oncia e si avvia a chiudere la settimana peggiore in oltre tre anni. In ribasso anche il petrolio, dopo che l’Aie ha tagliato le stime sulla domanda del prossimo anno (Wti -0,7% a 68,22 dollari al barile, Brent -0,68% a 72,07 dollari). Poco mosso il gas che ad Amsterdam scambia a 46,30 euro al megawattora (+0,17%).