La Federal Reserve ieri, per la prima volta in quattro anni, ha tagliato il costo del denaro di 50 punti base e ha dato rassicurazioni sullo stato di salute dell’economia americana. La notizia ha euforizzato i mercati, e mentre a Wall Street Dow Jones e S&P 500 hanno raggiunto nuovi i record, e il Nasdaq premia i gruppi dei chip, Nvidia in testa, le Borse europee hanno chiuso in netto rialzo. Milano segna +1,16%, Parigi +2,29%, Francoforte +1,55%, Londra +0,91%, Madrid +0,8%. Spread Btp/Bund sui 129 punti (variazione -3,64%, rendimento Btp 10 anni +3,45%, rendimento Bund 10 anni +2,16%).
A Piazza Affari boom di Campari (+9,54%) dopo il crollo di ieri (-7,5%) dovuto alle dimissioni a sorpresa del ceo, Matteo Fantacchiotti, arrivate per “motivi personali” a soli cinque mesi dall’insediamento. La famiglia Garavoglia, proprietaria del gruppo, ha annunciato che Lagfin, la holding di diritto lussemburghese attraverso cui controlla Campari, intende investire fino a 100 milioni di euro in azioni dell’azienda, ne ha confermato il proprio impegno nell’azienda di beverage. Brillanti anche Cucinelli (+4,53%), in una giornata favorevole al settore del lusso, e Prysmian (+3,96%). In coda Inwit (-2,17%) e le utility, titoli difensivi.
L’euro/dollaro si attesta a 1,1133 (1,1148 in avvio, da 1,1118 in chiusura ieri) e l’euro/yen a 159,095 (158,47 in apertura, da 157,8) e il dollaro/yen a 142,88 (142,11 in avvio, da 141,9). La sterlina è salita sale a livelli che non si vedevano da marzo 2022, toccando un massimo di 1,3314 dollari, dopo la decisione della Bank of England di lasciare i tassi fermi al 5%.
Per quanto riguarda il petrolio, il Brent scadenza novembre sale dell’1,7% a 74,11 dollari al barile e il Wti di pari scadenza dell’1,83% a 71,42 dollari (+0,59%).