Chiusura in ribasso per le Borse europee. Priva di spunti significativi, la seduta è stata segnata dall’attesa dei verbali della Federal Reserve (mercoledì), di quelli della Bce (giovedì) e del discorso dle presidente della Fed Jerome Powell a Jackson Hole (venerdì). Gli analisti prevedono un primo taglio dei tassi di interesse Usa in settembre, ma vogliono conoscere meglio le linee guida della politica monetaria della banca centrale. Piatta l’apertura di Wall Street. Milano segna -0,57%, Parigi -0,22%, Londra -1%, Francoforte -0,35%, Madrid -0,13%. Spread Btp/Bund sui 140 punti (variazione +0,55%, rendimento Btp 10 anni +3,59%, rendimento Bund 10 anni +2,18%).
A Piazza Affari in testa al Ftse Mib si è collocata Generali (+0,68%), già ieri in rialzo con la prospettiva di ingresso della Banca centrale indiana nelle jv locali, in coda è finita Saipem (-2,68%), seguita da Tenaris (-2,72%).
Il dollaro resta debole in vista del taglio dei tassi Fed: l’euro è salito a 1,1104 da 1,1060 ieri in chiusura. Si rafforza lo yen, che incrocia l’euro a 161,85 (da 162,12) e il dollaro a 145,74 (da 146,50).
In calo il prezzo del petrolio a causa delle incertezze dello scenario globale: il Brent ottobre che scambia a 77,32 dollari al barile (-0,44%) e il Wti di pari scadenza a 73,32 (-0,46%). In discesa del 5% a 37,8 euro al megawattora il gas naturale ad Amsterdam. Rimane vicino ai massimi l’oro, con la consegna spot a 2.513,52 dollari l’oncia (+0,36%) e i future a 2.551,60 (+0,41%).