Il progetto del cantiere di Vado Ligure nel quale verranno realizzati i cassoni della nuova diga foranea di Genova non sarà sottoposto alla valutazione di impatto ambientale regionale.
La procedura di verifica di assoggettabilità a Via regionale si è conclusa con l’emanazione del decreto da parte di Regione Liguria, a seguito “di un’ampia e accurata istruttoria sui possibili impatti ambientali”.
Il progetto per la realizzazione del cantiere a Vado era stato proposto dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.
«Ringrazio gli uffici per l’intenso lavoro svolto – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – che ha consentito di concludere questa procedura di screening in soli 65 giorni, considerata anche l’urgenza di attivare il cantiere e procedere con la realizzazione dei cassoni. Avanti così, nel rispetto dei tempi previsti dal Pnrr, per realizzare la nuova diga, un’opera assolutamente strategica per lo sviluppo futuro del Porto di Genova».
Il decreto di non assoggettabilità a Via prevede alcune prescrizioni che riguardano l’aggiornamento del piano di monitoraggio della torbidità dell’acqua, il monitoraggio delle emissioni acustiche e la predisposizione di un piano di gestione degli esposti, con l’individuazione di un responsabile che dovrà essere a disposizione dei cittadini in caso di disagi e adottare tutte le precauzioni necessarie.