Il Comune di Genova ha pubblicato un avviso pubblico per l’assegnazione dei fondi del ministero per le Pari opportunità e la famiglia, da impiegarsi per il potenziamento dei centri estivi, dei servizi socio-educativi e dei centri con funzione educativa e ricreativa. Il bando è attivo sino al 15 novembre.
«Nell’agosto dello scorso anno la giunta ha deliberato il riparto dei fondi, che cubano 1.591528,10 euro – dichiara l’assessore Barbara Grosso – Per sostenere la fruizione dei centri estivi per i bambini disabili, per i bambini e i ragazzi da 0 a 16 anni, sono stati utilizzati 1.273.222,48 euro. I restanti 318.305,62 euro sono stati destinati a interventi di sostegno ai servizi educativi diurni per bambini e famiglie in carico ai servizi sociali, a parziale copertura della spesa estiva dei centri servizi per la famiglia. Per quanto riguarda i fondi relativi al 2021, la scadenza è stata portata al 31 dicembre, pertanto abbiamo pubblicato un avviso pubblico per la presentazione di manifestazioni di interesse, rivolte a soggetti pubblici o privati per il potenziamento dei centri estivi, dei servizi socio-educativi e dei centri con funzione educativa e ricreativa, attuati o da attuarsi fino al 31 dicembre».
Sulla base della nuova manifestazione di interesse, entro il 31 dicembre verranno assegnati i contributi. «Inoltre, le collaborazioni di co-progettazione e programmazione con il terzo settore, già presenti nella programmazione sul territorio con tutte le realtà associative e del terzo settore, hanno avuto un ulteriore ampliamento con il bando dello scorso giugno, che ha portato le associazioni partecipanti da 85 a 117».
I consiglieri del Pd contestano però il tardivo utilizzo delle risorse e l’insufficiente coinvolgimento delle stesse realtà del terzo settore: «Sono un milione e mezzo gli euro che il governo ha stanziato per Genova e che fino a oggi, benché fossero a disposizione nelle casse del Comune già da luglio, non sono stati utilizzati per avviare una co-progettazione con enti territoriali e realtà del terzo settore utile ai centri estivi e alle iniziative per i giovani e i loro bisogni, in aiuto anche alle famiglie − sostiene il consigliere Cristina Lodi − Soltanto oggi, in risposta alla mia interpellanza per conoscere in che modo il Comune di Genova abbia impegnato i cosiddetti “fondi Bonetti” per l’estate 2020 e per il 2021, destinati agli “interventi di sostegno ai servizi socio-educativi diurni rivolti a bambini e famiglie in carico ai servizi sociali”, l’amministrazione ha pubblicato un bando che però prevede una distribuzione a pioggia di queste risorse, senza alcuna attenzione a progetti condivisi».
«È evidente − conclude Lodi − la mancanza di governance sulle politiche giovanili da parte del Comune, che con questo bando interviene per mettere una toppa, ma non agisce in maniera programmata e condivisa, benché il Forum del Terzo settore si fosse proposto in maniera proattiva. Perché la co-progettazione si fa per il futuro e non sul passato.
È vergognoso che un Comune come quello di Genova, sesta città d’Italia, non abbia utilizzato immediatamente le risorse disponibili per incentivare i servizi ai nostri ragazzi.
Dopo i terribili momenti della pandemia, la sofferenza e la fatica delle famiglie, dei bambini, dei ragazzi di Genova meritavano una giusta attenzione e un’offerta di servizi implementata da parte del Comune per sollevare un disagio diffuso. Così non è stato e la responsabilità è tutta di questa giunta, che a parole si dichiara attenta alle famiglie e ai più fragili, anche se in realtà questi temi sono l’ultima delle sue priorità».