Continuano le azioni della Filcams Cgil per chiedere alla Regione Liguria una ordinanza che chiuda, per tutte le domeniche e i festivi dell’emergenza, i supermercati e gli ipermercati. Per questo, e soprattutto contro l’ultima disposizione regionale, il sindacato ha dichiarato sciopero per l’intera giornata del 12, 19, 25 aprile e 1 maggio.
“Le misure attivate dall’assessore – si legge nella nota – sono inutili e dannose poiché produrranno il risultato che chi aveva deciso di chiudere, come la Coop, da qui in avanti aprirà anche la domenica e la decisione di chiudere alle 15, costringerà le aziende a presidiare i punti vendita con un numero di persone di poco inferiore a quelle necessarie per aprire fino alle 20”.
Come già annunciato, Coop Liguria conferma la chiusura di tutti i suoi punti vendita per il giorno di Pasqua, domenica 12 aprile, una scelta concordata con tutte le altre Cooperative del sistema Coop e già adottata per tre domeniche consecutive, a partire dal 22 di marzo.
Nel rispetto dell’ordinanza emanata dalla Regione Liguria il 6 aprile, la Cooperativa prevede chiusure parziali, la domenica e nei festivi, anche nella seconda metà del mese.
Il giorno di Pasquetta, lunedì 13 aprile, i supermercati di Coop Liguria rimarranno chiusi per tutta la giornata, mentre gli Ipercoop saranno aperti fino alle ore 13.
Chiusura alle ore 14 per tutta la rete di vendita nelle ultime due domeniche del mese (19 e 26 aprile) e sabato 25 aprile, Festa della Liberazione.
Coop Liguria considera questi provvedimenti coerenti con le scelte già intraprese in autonomia dal sistema Coop e utili a limitare la circolazione delle persone nel rispetto del #iorestoacasa.
Gli acquisti – meglio se effettuati responsabilmente – proseguiranno come sempre nei giorni feriali, con tutta la rete Coop aperta nei consueti orari.
Anziché la chiusura domenicale delle attività di commercio alimentare nell’emergenza, come richiesto da Filcams Cgil Fisascat Cisl Uiltucs nazionali, “l’assessore ha pensato bene di emanare una delibera che limita l’apertura fino alle 15. Alla delibera è seguito un protocollo, firmato con le associazioni datoriali di categoria valevole fino al 30 aprile, segno che in tempo di coronavirus a decidere gli orari degli esercizi commerciali non è la Regione, ma sono i gruppi della grande distribuzione organizzata, peraltro su suggerimento delle altre sigle sindacali locali, come dichiarato dall’assessore stesso”.