“La risultanza delle valutazioni condotte suggerisce di cogliere l’opportunità di perseguire opzioni infrastrutturali più efficienti in termini trasportistici, ambientali e finanziari”.
Sono le conclusioni dell’analisi costi benefici (pubblicate e consultabili sul sito del ministero) condotta dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha così “bocciato” la Gronda di Genova.
Secondo quanto scrive il Mit, l’analisi costi benefici “ha riguardato non solo il progetto originario, ma anche alcune soluzioni alternative finalizzate al potenziamento del nodo stradale di Genova. Ricordiamo che l’attuale progetto prevede un costo complessivo di 4,7 miliardi per 120 mesi di realizzazione. La risultanza delle valutazioni condotte suggerisce di cogliere l’opportunità di perseguire opzioni infrastrutturali più efficienti in termini trasportistici, ambientali e finanziari, che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti auspica possano, a partire dallo studio effettuato, essere approfondite e individuate attraverso un confronto con i livelli istituzionali territoriali”.