Via libera della giunta regionale della Liguria all’avvio della sperimentazione dei Centri Adeguamento Ambientale Domestico (CAAD), specializzati sui temi degli ausili e delle tecnologie e sul comfort ambientale oltre che sull’accessibilità, attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro specifico che coinvolgerà i settori delle politiche abitative e delle politiche sociali in stretta sinergia con i referenti della Consulta regionale per la tutela della persona handicappata, del disability manager del Comune di Genova, di Inail e dell’Università degli Studi di Genova.
L’obiettivo è creare una rete di centri specializzati su queste materie, su cui, secondo Regione, si misura anche il grado di civiltà di una comunità che deve saper accogliere le persone disabili o non autosufficienti, andando incontro alle loro specifiche esigenze anche in relazione all’ambiente domestico.
Compito dei Caad sarà anche quello di fornire supporto e consulenza su nuove tecnologie, barriere architettoniche, mobilità, adeguamento dell’ambiente domestico in relazione alle esigenze della popolazione ligure, con riferimento all’invecchiamento attivo e alla non autosufficienza, promuovendo anche ricerche e attività di formazione e favorendo lo scambio e la circolazione delle informazioni.
Entro il 31 ottobre il gruppo di lavoro avrà il compito di elaborare una proposta per la costituzione di uno i più Caad, con l’individuazione dei costi del progetto sia per la fase sperimentale di un anno sia per quella a regime.