Riparte da Genova il nuovo tour di “Futura”, l’evento itinerante organizzato dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per raccontare sui territori la scuola digitale. Dal 4 al 6 aprile oltre 8 mila persone saranno coinvolte in incontri, dibattiti, gare di idee per contribuire al percorso di innovazione in atto negli istituti scolastici italiani.
I dettagli di questa prima tappa sono stati presentati questa mattina, in Regione Liguria, dal ministro Marco Bussetti, dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, dall’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione Ilaria Cavo, dal sindaco di Genova Marco Bucci e dall’assessore comunale al marketing territoriale Barbara Grosso. Presente all’incontro anche il presidente della Camera di Commercio Luigi Attanasio.
Saranno 6.400 i metri quadrati dedicati all’iniziativa. Circa 113 workshop di formazione e aggiornamento con esperti italiani e internazionali destinati a 3.500 docenti, a dirigenti scolastici e al personale amministrativo. Oltre 110, invece, i laboratori per circa 4 mila studenti della scuola dell’infanzia e del primo ciclo. Mentre saranno 800 i ragazzi del secondo ciclo coinvolti nelle gare e nelle competizioni dedicate all’innovazione.
In occasione di “Futura”, verranno approfondite le connessioni tra il digitale e discipline e temi molto diversi tra loro, come sport, arte, musica, cibo. Nell’area dello “Sport Arena”, per esempio, si disputerà la Soccer & Data Cup, la prima competizione calcistica e digitale della scuola italiana. I giovani partecipanti alla tre giorni avranno anche la possibilità di suonare attraverso tavoli interattivi, cimentarsi nella Street Art digitale, disegnando su un muro di sensori. O, ancora, potranno sfidarsi in cucina con cibi realizzati attraverso stampanti 3D.
«Futura – ha dichiarato il ministro Bussetti – è una manifestazione che dimostra concretamente come il sistema di istruzione e formazione italiano possa essere e sia già incubatore di progresso e sviluppo. Ripartiamo da Genova per un motivo ben preciso: questa città si è distinta nei mesi scorsi per tenacia e determinazione. Dopo il tragico crollo del Ponte Morandi è andata avanti con grande coraggio, per ricominciare. Anche attraverso la scuola. Il viaggio della scuola digitale continuerà nei prossimi mesi in giro per l’Italia. È importante essere nei territori per entrare in contatto con le buone pratiche in atto, per stimolare e supportare il cambiamento. E soprattutto per lavorare in sinergia con le altre istituzioni, impegnandoci insieme per i ragazzi che sono il futuro del Paese».
Inoltre, a Genova verranno eletti i vincitori del Premio Scuola Digitale, durante il quale gli studenti italiani si sono sfidati nei mesi scorsi a colpi di “prototipi”. Ma anche quelli della gara di idee sul tema della social innovation, e del Womest, la competizione per le studentesse sulle cosiddette discipline Stem.
Il viaggio di “Futura” proseguirà nei prossimi mesi. Dopo Genova sarà la volta di Trieste. Seguiranno Ravenna, Marsala, Brescia, Sulmona, Assisi, Latina, Lucca, Matera.
Durante “Futura” saranno molteplici le iniziative per approfondire l’innovazione digitale a scuola e non solo, promosse dal Salone genovese della scuola, della formazione, degli orientamenti e del lavoro, giunto quest’anno alla sua 24esima edizione. Il primo giorno (4 aprile) dopo la Worldskills Exhibition Cocktail Biodrink degli studenti delle scuole alberghiere, si partirà con l’evento ‘Masterclass 4.0 – I digital si raccontano’, nel quale tre grandi aziende genovesi del digitale (Sedapta, Ett e Softjam) porteranno un big del proprio organigramma, insieme ad un neoassunto, per raccontare la propria esperienza lavorativa da una differente angolazione.
Ci sarà spazio anche per le iniziative di Unicef, riguardanti l’Edutainment con droni e robot, e per la presentazione di un gruppo di giovani studenti genovesi, di età compresa tra i 9 e i 15 anni, che parteciperanno alla First Lego League di Montevideo, in Uruguay. Si tratta della prima disciplina di costruzione di robot e rappresenterà un ottimo esempio di cosa si possa ottenere grazie alla creatività e all’innovazione digitale.
Analogamente, nella giornata di venerdì 5 aprile, saranno presenti i tre vincitori delle Olimpiadi Nazionali della Robotica, che si svolgeranno a Nervi per la fine di marzo, per portare la loro testimonianza, assieme ai giovani che parteciperanno, sempre presso la bolla Orientamenti, alla giornata di formazione per competere durante l’Open Innovation City Hackathon promosso da Fiware Global Summit.
La Scuola della Robotica, inoltre, presenterà il progetto nazionale Guardiani della costa, iniziativa promossa dalla Fondazione Costa Crociere.
Infine nella giornata conclusiva di sabato ci sarà uno spazio interamente dedicato ai genitori e al mondo dell’orientamento per aiutare e coinvolgere le famiglie in una scelta consapevole per il futuro dei propri figli. Inoltre saranno coinvolte nei laboratori anche le scuole interessate dal crollo di ponte Morandi: IC Certosa, IIS Fermi, IIS Rosselli, IIS Bergese, IC Rivarolo.
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«Una bella iniziativa con oltre mille studenti che arriveranno da tutta Italia e animeranno il centro cittadino per parlare di futuro e Scuola Digitale – afferma Toti – La prima tappa di questo tour itinerante arriva nel capoluogo per dare un segnale a tutti i ragazzi che hanno vissuto momenti difficili dopo il crollo del ponte Morandi. Un’opportunità per investire sulla formazione dei nostri ragazzi, per aiutarli a compiere le migliori scelte educative e professionali possibili anche grazie a Orientamenti, il Salone guida a livello nazionale organizzato da Regione Liguria, dedicato al mondo della scuola e al futuro lavorativo degli studenti».
«È fondamentale – dice l’assessore Cavo – andare incontro a un futuro consapevole, dal punto di vista scolastico e professionale Futura incrocia il suo potenziale formativo con quello di Orientamenti e diventa un modo per dare un segnale forte ai nostri ragazzi su quanto siano importanti le competenze digitali in un momento in cui, anche nella nostra regione, registriamo un gap tra le esigenze delle aziende in campo tecnologico e i profili dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro».