Terminal Rinfuse Genova, al secondo anno di gestione del terminal, annuncia di avere consuntivato volumi di traffico pari al 27% in più rispetto all’anno precedente, con prospettive di crescita graduali, anche attraverso la diversificazione merceologica in parte già consolidata.
«Terminal Rinfuse Genova – si legge in una nota della società – potrà incrementare i suoi traffici dotandosi di nuovi ormeggi (sostitutivi a quelli sottratti alla parte levante di Ponte di Rubattino per far spazio al tombamento della Bettolo), riappropriarsi delle aree di stoccaggio all’aperto sospese (sempre per la realizzazione del tombamento della Bettolo) e, non ultimo, vedersi assegnate nuove aree rese disponibili dalla prossima dismissione della centrale termoelettrica dell’Enel».
La società precisa che «in merito alla proclamazione di sciopero di cui è stata data notizia questa mattina dalla stampa, il personale di Terminal Rinfuse Genova, partecipando consapevolmente alle vicissitudini aziendali, non ha dichiarato alcuno stato di agitazione. Anche la Pietro Chiesa dovrà prendere coscienza che i tempi sono cambiati e che la sua struttura non potrà più essere quella del periodo pre-crisi. Terminal Rinfuse Genova si farà carico, come ha sempre fatto, delle problematiche relative alla Pietro Chiesa, attraverso un percorso di crescita del terminal che è soprattutto legato alla sua futura ridefinizione in termini di aree, di infrastrutture e al possibile ingresso di nuovi soci. Pertanto, Terminal Rinfuse Genova giudica inopportune le considerazioni di Tirreno Bianchi su questioni aziendali e di eventuali partnership che competono esclusivamente alla società».