«Una proposta sensata e costruttiva», secondo il governatore della Liguria, Giovanni Toti, quella di aprire un Cie sul territorio regionale. «Questo – spiega Toti – è l’atteggiamento non solo della Liguria ma anche delle altre regioni del Nord governate dal centrodestra».
Secondo Toti, «sul tema dell’immigrazione si è fatta troppa confusione, accomunando profughi, richiedenti asilo e clandestini, e si è fatta troppa confusione su un piano di smistamento del 2014 che non si è mai verificato fino in fondo. Abbiamo chiesto al ministro Alfano e al presidente del consiglio Renzi di essere coinvolti, perché vogliamo collaborare anche al di là delle competenze della Regione, che in materia di immigrazione sono veramente poche. Vogliamo – prosegue Toti – risposte chiare da parte del governo, sia per quanto riguarda l’identificazione di chi entra, sia su come bloccheremo gli sbarchi, visto che stiamo parlando di 200mila arrivi a fine anno a consuntivo, sia su cosa si fa in Nord Africa, da dove tutto questo comincia».
Per quanto riguarda i tempi e il luogo in cui il Cie sarà realizzato, Toti ha precisa che questi “dipendono dal ministero dell’Interno e dalle prefetture. Immagino – ha che nessun sindaco sarà felice, ma credo che anche oggi nessun sindaco sia felice di dover ospitare a casa propria alla rinfusa dei clandestini messi in albergo o in strutture provvisorie».