Le borse europee chiudono in rialzo, assorbite le preoccupazioni per la messa in stato d”accusa di Trump e spinte dall’ottimismo in merito ai negoziati commerciali tra Usa e Cina, dopo che il presidente americano ha annunciato che l’accordo potrebbe essere vicino. Parigi segna +0,66%, Londra +0,84%, Francoforte +0,44%.
Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 23.891,22 punti (+0,74%) e Ftse Mib a 21.947,67 punti (+0,73%). Poco mosso lo spread Btp/Bund, attestato su 140 punti base (variazione -0,78%, rendimento Btp 10 anni+0,82%, rendimento Bund 10 anni-0,58%) dai 142 pb di ieri sera.
A Piazza Affari sono saliti i titoli delle utility come nella maggior parte dei listini europei, con A2a +3%, Italgas +2,12%, Hera +2,38% , Terna +1,71%. Bene anche Juventus (+2,82%) che recupera dopo i recenti cali alimentati dai conti dell’esercizio 2018-2019 e la notizia di un aumento di capitale da 300 milioni.
Sul Forex l’euro resta sotto la soglia di 1,10 dollari e passa di mano a 1,0934 dollari (1,094 in avvio e alla vigilia), e a 117,711 yen (117,8 in avvio e 118 ieri sera), quando il dollaro vale 107,661 yen (107,69 e 107,74).
Scende il prezzo del petrolio, con il contratto sul Wti consegna novembre in calo dell’1,4% a 55,68 dollari al barile e il Brent del Mare del Nord di pari scadenza in flessione dello 0,9% a 61,81 dollari al barile.