La Borsa di Milano ha aperto piatta con l’indice Ftse Mib (+0,04%) a 20.482 punti, poi vira in rosso. Tra i titoli in ribasso ci sono Prysmian (-1,68%), Stmicroelectronics (-1,22%) e Moncler (-0,99%). In rialzo i bancari.
Le Borse europee hanno aperto deboli: Parigi -0,18%. Piatta Francoforte -0,04%, mentre Londra è chiusa per festività.
In forte calo le borse asiatiche dopo le nuove tensioni tra Usa e Cina sui dazi e scontri a Hong Kong. Nemmeno l’annuncio di Donald Trump di un accordo commerciale con il Giappone a settembre è riuscito a rianimare mercati. In netto calo Tokyo (-2,17%).
Sul fronte macroeconomico in arrivo dalla Spagna l’indice sui prezzi alla produzione e dalla Germania la fiducia delle imprese. Dagli Stati Uniti previsti i dati sugli ordini dei beni durevoli e l’indice sul manifatturiero Fed Dallas.
Prezzo del petrolio influenzato dai timori di una recessione globale causata proprio dalla guerra dei dazi. Dopo aver perso il 2,1% venerdì scorso, il greggio Wti arretra ulteriormente dell’1,4% portandosi a 53,43 dollari al barile. Il Brent, che la scorsa settimana aveva superato i 60 dollari al barile, è in calo dell’1,1% a 58,7 dollari.
L’euro è sostanzialmente stabile nei confronti di dollaro e yen nei primi scambi della mattinata. La moneta unica vale 1,1146 dollari (contro 1,1140 dollari raggiunti dopo la chiusura di Wall Street di venerdì sera) e 117,37 yen.
Lo spread tra Btp italiano a 10 anni e corrispondente Bund tedesco, ha aperto a 199 punti base, in rialzo rispetto alla chiusura di venerdì a 197. Il rendimento è a 1,34%.