«Mentre tutti insieme chiediamo che gli italiani possano tornare ad esprimersi nelle urne, Forza Italia chiede che possano votare sì, ma solo per chi decide lei»! È quanto scrive su Facebook il governatore ligure e leader del movimento Cambiamo, Giovanni Toti, rivolgendosi a Salvini.
«Ohooo, è sempre un piacere – si legge nel post di Toti –avere la conferma della visione di democrazia, rinnovamento e meritocrazia che ha Forza Italia. Leggendo il Corriere della Sera apprendo che le richieste del partito di Berlusconi a Salvini per andare al voto insieme sono: collegi blindati per i soliti fedelissimi e l’esclusione della coalizione elettorale di Toti, non fosse mai che un’idea o una faccia nuova e meritevole trovi un po’ di spazio in Parlamento, a discapito dei soliti noti e riciclati che nessuno voterebbe. Mentre tutti insieme chiediamo che gli italiani possano tornare ad esprimersi nelle urne, Forza Italia chiede che possano votare sì, ma solo per chi decide lei! Incredibile»!!
«Non c’è che dire, val la pena di far cadere un Governo a Ferragosto – scrive ancora Toti – per confermare la poltrona a qualche fedelissimo che è lì da una ventina d’anni e che gli italiani provano a mandare a casa da un paio d’anni. Ma che contano gli italiani in fondo!! Ma davvero vogliamo partire così per costruire la nuova Italia che stiamo promettendo? Davvero il Paese che rialza la testa comincia dal notaio per garantire qualche posto ben pagato? Ma davvero “l’Italia del Sì” può cominciare con No e veti a chi vuol portare qualche idea, un po’ di energia e, magari, qualche deluso al voto? Davvero stiamo facendo una crisi di Governo a Ferragosto per tornare al passato senza neppure poter sognare un futuro diverso perché il futuro è fatto dai raccomandati e dai veti? Io non voglio credere che sia possibile. Metà di quello che leggo basterebbe a giustificare la posizione di chi oggi non vuole andare a votare. Non credo neppure che gli italiani, per quanti raccomandati e veti siano costretti a ingoiare, si lascino ancora una volta soggiogare da queste bieche logiche che bloccano ogni rinnovamento vero da troppo tempo. Noi continuiamo a batterci per una politica nuova, quella che abbiamo costruito con gli alleati in questi anni, vincendo dove mai avevamo vinto, grazie a idee nuove, merito, una classe dirigente senza raccomandati ma scelta per merito e capacità. Resta la tristezza di leggere il declino di un partito che ha rappresentato tanto e che oggi non ha il coraggio di affrontare il futuro, ma cerca solo di sopravvivere a se stesso. Caro Matteo – conclude il post – lavorando insieme da anni per cambiare la Liguria, sono certo che non sia questa l’Italia dei Sì che hai nei tuoi sogni. Cambiamo il Paese davvero, come stiamo cambiando questa bellissima regione».