Chiusura in forte rialzo per le Borse europee spinte dalle dichiarazioni del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, e del presidente Usa, Donald Trump. Draghi ha aperto alla possibilità di nuovi stimoli monetari a sostegno dell’economia, Trump ha preannunciato un incontro con l’omologo cinese, Xi Jiping, durante il prossimo G20.
L’Eurostoxx segna +1,92%, l’Eurostoxx 50 +2,06%, il Cac 40 di Parigi +2,20%, il Dax 30 +2,03%, l’Ibex 35 di Madrid +1,19%, il Ftse 100 di Londra +1,17%.
Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All Share +2,28% a 23.060,68 punti e Ftse Mib a 21.133,78 punti (+2,46%). Le parole di Draghi hanno spinto in particolare i bond italiani che hanno fatto molto meglio del mercato tanto da portare il rendimento dei decennali a livelli mai visti con il governo Conte. Il differenziale di rendimento tra il decennale benchmark italiano (Isin IT0005365165) e il pari durata tedesco si è ridotto a a 243 punti base dai 254 pb di ieri sera, ai minimi da marzo scorso e il calo del rendimento del Btp decennale benchmark si è attestato al 2,11%, dal 2,29% di ieri, e su livelli che non si vedevano da meta’ maggio del 2018, prima della formazione del governo giallo-verde.
A Piazza Affari il Mib non registra nessuna ribasso, a guidare la classifica dei rialzi sono Cnh (+4,72%, Banca Generali (+4,02%), Unicredit (+3,78%) e Saipem (+3,72%).
L’euro si è subito indebolito nei confronti del dollaro, portandosi a quota 1,1191 (da 1,122 dollari di ieri in chiusura).
In rialzo il petrolio: il wti, contratto con consegna ad agosto, sale del 4,1% attestandosi a 54,31 dollari al barile.