Si chiama Sparta ed è un progetto europeo che punta alla creazione di un centro di competenze sulla cyber security, con l’obiettivo di sviluppare e attuare azioni collaborative di ricerca e innovazione di alto livello in Europa. Anche l’Università di Genova, in qualità di membro del Cini, Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica, prende parte al progetto.
Sparta, finanziato dalla Commissione europea con 16 milioni di euro per tre anni e supportato dal programma H2020 dell’Unione europea, si propone di creare mezzi di collaborazione unici, aprendo la strada alla costruzione di capacità trasformative in ambito nazionale ed europeo formando una rete di competenze sulla sicurezza informatica leader a livello mondiale distribuita in tutta l’Unione. I programmi di ricerca e innovazione di Sparta sono stati concepiti per fornire soluzioni avanzate alle sfide di cyber security emergenti che investono i fondamentali bisogni umani (salute), le attività economiche (energia, finanza e trasporti), le tecnologie (Tlc e industria) e la sovranità degli Stati (e-government, pubblica amministrazione).
Guidato dal Cea (Comitato nazionale francese per le energie atomiche e alternative), il consorzio Sparta riunisce un gruppo di 44 attori provenienti da 14 Stati membri dell’Ue, all’incrocio tra eccellenza scientifica, innovazione tecnologica e scienze sociali nella sicurezza informatica. Tra questi, l’Italia fornisce un importante contributo grazie alla partecipazione dell’ecosistema nazionale di cyber security, rappresentato dai consorzi inter-universitari Cini (tra cui appunto figura l’ateneo genovese) e Cnit (Consorzio nazionale interuniversitario per le telecomunicazioni), dal Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), dal ministero dello Sviluppo economico e da Leonardo.