Chiudono tuttte in netto ribasso le borse europee, depresse da una serie di notizie negative. Il presidente Usa Donald Trump avvia un nuovo scontro commerciale, con il Messico, minacciando di introdurre tariffe doganali se il Paese non impedirà gli ingressi illegali di migranti sul suolo statunitense, l’attività manifatturiera in Cina è scesa a maggio, a causa della guerra commerciale con gli Usa, il petrolio accusa un forte ribasso. Inoltre, nel giorno in cui l’Italia deve rispondere ai rilievi di Bruxelles sull’evoluzione del debito del nostro Paese, l’Istat ha rivisto il dato sull’economia italiana, che nel primo trimestre del 2019 è calata su base annua dello 0,1%, come non succedeva dal 2013. Intanto prosegue il confronto tra Lega e M5S, con il vicepremier Di Maio che oggi ha dichiarato su Facebook di non conoscere la risposta del ministro dell’Economia e della Finanza Giovanni Tria alle contestazioni dell’Ue e di non accettare tagli «alla Sanità, a Quota 100, al Reddito di Cittadinanza».
L’Eurostoxx segna -1,06%, Eurostoxx 50 – 1,78%, Cac 40 di Parigi -0,79%, il Dax 30 di Francoforte -1,47%, l’Ibex 35 di Madrid -1,68%, il Ftse 100 di Londra -0,78%.
Milano ha chiuso le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 21.704,33 punti (-0,69%) e Ftse Mib a 19.802,11 punti (-0,73%). Su 217 titoli scambiati alla borsa di Milano, 133 hanno chiuso in ribasso, 64 in rialzo, 20 sono rimasti invariati. Lo spread Btp Italia/Bund a dieci anni si è ampliato ancora e, dopo avere superato in giornata la soglia dei 290 punti base ha chiuso su 286 pb (282 pb ieri sera), avvicinandosi a quello della Grecia. Ma i rendimenti dei Btp con scadenza a cinque anni hanno già superato quelli della Grecia.
A Piazza Affari Fca (-4,76%) in apnea, essendo esposta in Messico. Tenaris ha accusato una flessione del 3,96%, a causa del ribassoo del petrolio, che ha penalizzato in basso anche Saipem (-2,6%) ed Eni (-0,6%). Le azioni della Juventus sono salite 5,11% nell’attesa della nomina dell’allenatore.
Sul fronte dei cambi, l’euro sale a 1,1144 dollari (1,1134 ieri sera) e vale 121,13 yen (122,187). Il cambio dollaro/yen è pari a 108,69 (109,742).
L’oro continua la sessione in rialzo e arriva a quota 1.301,8 dollari l’oncia.
Forte riduzione del petrolio. Il wti contratto con consegna a luglio si attesta a 54,91 dollari al barile (-3%).