La Borsa di Milano ha chiuso in rosso: il Ftse Mib perde lo 0,78% (19.834,96 punti). L’all share a -0,64% (21.821,27 punti). Pesa l’allame di Moody’s sull’eventualità di elezioni anticipate subito dopo le europee. Sono andate male le azioni delle banche. Dopo la buona performance della vigilia, Azimut Holding ha perso il 2,35%, giù anche Banco Bpm (-2,82%).
Si sono invece distinte le azioni di Campari (+1,18%) e quelle della Juventus (+2,75%), quest’ultime ancora sull’onda del successo incassato con il bond al 2024 per 175 milioni di euro.
Negative anche le Borse europee, che hanno rallentato il passo nel pomeriggio, dopo che è emerso il pessimo andamento delle vendite al dettaglio statunitensi: -1,2% a dicembre rispetto a novembre, come non succedeva da quasi dieci anni. Inoltre Eurostat ha annunciato che il pil della zona euro del 2018 è salito dell’1,8%, mentre nel 2017 era arrivato a +2,4%. Parigi cede lo 0,23% con il Cac 40 a 5.062,52 punti. Francoforte chiude con un -0,69% con il Dax a 11.089 punti. Piatta invece Londra a +0,08% con il Ftse 100 a 7.197 punti.
Il petrolio continua a salire: il Wti sale dello 0,02% attestandosi a 53,91 dollari al barile, il Brent guadagna lo 0,64% a 64,02 dollari al barile.
Sul fronte valutario l’euro resta sotto la soglia di 1,13 dollari: vale 1,1273 dollari (da 1,1285 di ieri). La moneta unica e’ inoltre scambiata a 124,82 yen,
Lo spread è risalito a 269,90 punti.