“Meno messaggini, più rose”. Nel giorno degli innamorati, Confagricoltura Liguria confida che fidanzati e mariti liguri scelgano il tradizionale mazzo di fiori per festeggiare San Valentino insieme alle loro compagne. A fianco a questo messaggio “provocatorio”, l’associazione prova a tracciare anche l’identikit del mazzo di rose perfetto, a partire dal colore e dai significati storicamente connessi a questo regalo.
Quante rose regalare a San Valentino
«Se si vuole seguire la tradizione – si legge nella nota Confagricoltura Liguria – sappiate che, se si tratta di un amore a prima vista, dovete regalare solo una rosa. Se, invece, volete comunicare che, per voi, la vostra storia è quella della vita dovete regalarne nove. Dieci rose indicano la perfezione, 11 che “sei l’unico tesoro al mondo che ho”, 12 che non volete mai essere abbandonati e 13 che la vostra è una folle passione segreta. Salendo ancora di numero, con 15 rose chiederete scusa per i vostri errori, 20 indicano un amore sincero, 33 uno davvero profondo e 100 parlano di una totale devozione». Se si vuole proprio rispettare le regole del bon ton, è meglio scegliere un numero dispari.
Quanto costa una rosa a San Valentino?
«Tenete conto di un paio di punti di riferimento − precisa Confagricoltura Liguria − una rosa costa minimo 5 euro e un mazzo di dieci rose viene sui 45-50 euro. Se ci aggiungete la consegna, dovete stimare un budget di almeno 70-100 euro».
Di che colore regalare le rose a San Valentino?
Amore, passione, gelosia: questo comunicano i diversi colori delle rose. Quindi bisogna regalare quelle del colore giusto in base al messaggio che si vuole consegnare al partner. «Regalare rose rosse − precisa il presidente ligure di Confagricoltura, Luca De Michelis − è davvero un classico e il significato è molto semplice: amore vero, passionale e profondo. Se invece le invierete gialle vorrà dire che siete gelose, arancione se volete dare energia al vostro rapporto; con una rosa bianca indicherete la vostra lealtà e con quella rosa, invece, felicità e ammirazione. Con una rosa porpora, infine, prometterete amore eterno».
I numeri del settore in Liguria e in Italia
Nel triennio 2014-2017, in Liguria, crescono i fiori recisi in serra con un aumento pari al 4,73%, cui corrisponde un calo vistoso dei fiori recisi in piena aria (-31,32%). A Imperia si conta l’84,11% della produzione di fiori recisi in serra e il 93,40% dei fiori recisi prodotti in piena aria.
Le sole aziende floricole liguri hanno generato, nel 2017, una produzione pari all’1,7 % del totale italiano. In Liguria sono stati prodotti, nel solo 2016, secondo l’annuario statistico di Unioncamere 5.756.968 fiori recisi.
Il valore delle produzioni florovivaistiche italiane rappresenta oltre il 5% (in contrazione in seguito alla crisi economica) della produzione agricola totale e deriva per il 50% dai comparti fiori e piante in vaso mentre, il restante 50% da piante, alberi e arbusti destinati al vivaismo.
Secondo i dati dell’ultimo Censimento Istat sono circa 14 mila le aziende di produzione che si dedicano ai fiori e piante in vaso e quasi mille quelle attive nella produzione di rose; la dimensione media è decisamente più elevata nel caso del vivaismo (2,1 ettari contro 0,9 ettari di quella di fiori e piante in vaso). La superficie agricola destinata complessivamente al settore, quasi 29 mila ettari, è investita, per almeno il 70%, a piante in vaso e vivaismo.
Un settore che vale complessivamente oltre 2,5 miliardi di euro e con 100 mila addetti in 27 mila aziende.
A completamento del quadro statistico del settore, si evidenzia il dato degli addetti operanti nel comparto florovivaistico nazionale, circa 120 mila unità, di cui circa 37 mila appartenenti alla cura e manutenzione del paesaggio.
In Italia, secondo le ultime stime Ismea, si sono prodotte nel 2017 ben 3.154 milioni di steli di fiori e che valgono, in termini di produzione 1.202 milioni di euro, generando un export di 133 milioni di euro per i fiori e il fogliame.
La spesa annua delle famiglie italiane è di 2.035 milioni pari a 42,9 euro pro capite.
Il tutto distribuito da 16.665 negozi di fiori e piante, per 27.575 addetti.