Seduta di Borsa che termina in parità a Milano, dopo una giornata dominata dalle attese sul voto cruciale alla Camera dei Comuni britannica sulla Brexit, con una sconfitta ormai per scontata per la premier May.
A piazza Affari l’indice Ftse Mib chiude a -0,03% a 19.165,48 punti, mentre l’All Share segna un +0,03% a 21.083,89 punti. Lo spread Btp/Bund chiude in rialzo a 267 pb, in allargamento di 5 punti rispetto alla chiusura di ieri.
Piazze europee col fiato sospeso: Londra +0,7%, Parigi +0,49%, Francoforte +0,33%.
Tornando a Milano, giornata da dimenticare per le banche, con ribassi anche superiori al 5%, sempre sulla scia delle richieste della Bce di svalutare integralmente i crediti deteriorati entro il 2026. Ubi Banca cede il 4,97%, male anche Bca Banca Popolare Emilia Romagna (-4,75%) e Unipol (-4,45%). Sostiene il listini principale Juventus, che guadagna il 7,19%. Bene anche il settore auto, con Fca a +2,12% e Ferrari +1,99%.
Il petrolio accelera: +2,3% il Wti con consegna a marzo e +1,73% il Brent. Salgono così anche i titoli del comparto: Eni +0,92% e Saipem +1,64%.
I cambi: l’euro passa di mano a 1,1398 dollari, mentre scambia a 123,777 yen. Dollaro/yen a 108,607.