Spread in contrazione sotto i 300 punti base e listini in rialzo: la Borsa di Milano ha reagito positivamente alle dichiarazioni del ministro dell’Economia Giovanni Tria sulla possibilità di interventi di sostegno del settore bancario e al parere di Standard & Poor’s sull’Italia diffuso venerdì scorso a mercati chiusi.
Tria ha sottolineato la solidità delle banche italiane in vista dei risultati degli stress test che saranno diffusi venerdì sera alle 18 dall’Eba (European banking authority), e ha affermato la disponibilità del governo di intervenire in caso di crisi del settore. In una situazione di difficoltà per le banche, ha detto il ministro, «il governo deve in un modo o nell’altro intervenire. Dire come non è possibile, se un ministro lo facesse turberebbe il mercato». Standard & Poor’s non ha abbassato il grado di affidabilità dell’Italia, confermando il rating sovrano del paese a BBB (due gradini sopra il livello di junk), anche se ha abbassato l’outlook a negativo da stabile. In precedenza Moody’s aveva abbassato il rating da Baa2 a Baa3, portando l’outlook da negativo a stabile.
Piazza Affari ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 20.975,51 punti (+1,99%) e Ftse Mib a 19.039,85 punti (+1,91%). Lo spread BtP Italia-Bund a 10 anni è a 298 punti base. Le banche si sono riprese e tra i maggiori rialzi spiccano Banco Bpm (+5,01%), Bper Banca (+4,41%), UniCredit (+4,32%). In forte recupero anche Stm (+5,62%). Fuori del listino principale, exploit di Ansaldo Sts (+8,97%) dopo che Hitachi ha annunciato l’acquisto della quota Elliot e il lancio di un’opa sulle azioni non detenute, e di Carige (+6,52%).
Chiusura in rialzo anche per le altre Borse europee. Il Dax di Francoforte segna +1,53%, il Ftse 100 di Londra +1,51%, il Cac 40 di Parigi +0,76%.
Sul mercato dei cambi, euro/dollaro a 1,1385 da 1,1393 venerdì. La divisa europea vale 127,96 yen (127,60), mentre il rapporto dollaro/yen è a 112,39 (111,91).
In calo il prezzo del petrolio: il future dicembre sul wti cede lo 0,81% a 67,05 dollari al barile, mentre l’analoga consegna sul Brent si attesta a 77,23 dollari (-0,5%).