Il consigliere del Comune di Genova delegato al porto, Francesco Maresca, ha dato il via a una serie di incontri con Università, Confindustria, Spediporto per affrontare le problematiche portuali in seguito al crollo di Ponte Morandi. Oggi si è tenuto il primo dei tavoli tecnici dedicati alla ricerca di strategie comuni per affrontare il tema dello sviluppo economico città-porto anche in ragione dell’emergenza logistica derivata dal crollo del ponte Morandi.

Hanno partecipato all’incontro Francesco Maresca, Francesco Parola, professore associato del dipartimento di Economia e gestione delle imprese e dei trasporti dell’Università di Genova, Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto, Leopoldo Da Passano, responsabile Sviluppo economico e portualità di Confindustria Genova e Silvia Capurro, direttore responsabile della direzione Porto e mare del Comune di Genova.
«Crediamo che questo – ha sostenuto Francesco Maresca aprendo il dibattito – sia un primo briefing per affrontare in modo concreto temi fondamentali e oggi ancor più cruciali, quali Zes (Zona economica speciale), viabilità portuale con riferimento a nuove strade dedicate e, soprattutto, semplificazione dei processi. Quest’ultimo punto, poi, sarà di grande aiuto per tutta l’economia genovese. Genova è il porto più grande del Mediterraneo e il Comune deve essere parte attiva nelle trattative con il governo».
Per tutelare, ha sottolineato Maresca, le imprese portuali genovesi e i lavoratori, il Comune sente il dovere di creare nuove opportunità al proprio porto, facilitando e promuovendo quelle misure di salvaguardia dei traffici basilari per l’economia cittadina.
Al tavolo il consigliere delegato si è detto consapevole di quanto la comunità portuale necessiti di un ponte sicuro in tempi brevi. Il porto attende inoltre che sia liberata la linea ferroviaria coinvolta nel crollo.