Non poteva mancare Genova tra le città protagoniste della campagna di promozione turistica “Una Liguria sopra le righe“, messa in campo dalla Regione e rivolta a tutti i Comuni del territorio, invitati a individuare tre itinerari di visita su arte, curiosità e a misura di bambino.
Finora hanno aderito in 78: ciascuno di loro proporrà tre percorsi contraddistinti da tre colori diversi (il rosso per l’arte, il blu per le curiosità e il giallo per i bambini), che segneranno i tragitti mediante una linea dipinta con una speciale vernice cancellabile, mentre per i selciati storici si utilizzeranno pallini adesivi.
Seguendo i colori, turisti e visitatori potranno scegliere uno o più itinerari, alla scoperta dei tesori nascosti della Liguria; non i soliti percorsi da guida turistica, ma luoghi di una Liguria meno conosciuta e raccontata direttamente dai suoi abitanti. A suggerire i tragitti (228 in tutto, con oltre tremila tappe) saranno i cittadini, le associazioni, le pro loco e altri soggetti, incaricati dai rispettivi Comuni.
A Genova, in piazza de Ferrari, in prossimità del logo “Genova More Than This”, verrà posizionato un totem come punto di ritrovo e di partenza dei tre itinerari, che verranno inaugurati giovedì 26 luglio alle 17 con un evento aperto al pubblico e al quale parteciperanno influencer, blogger e instagramer provenienti da tutta la Liguria. Oggi, il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, insieme agli assessori comunali e regionali Elisa Serafini, Paola Bordilli e Ilaria Cavo, hanno simbolicamente “appiccicato” i primi bollini colorati sul suolo della piazza.
«Una bellissima idea per la Liguria − commenta il sindaco Bucci − A Genova la riprendiamo, anche in segno di omogeneità con la regione, con l’impegno di creare questi percorsi specifici dedicati a turisti, croceristi, ma anche genovesi che magari non conoscono alcuni luoghi della loro città. Un percorso preciso aiuta a scoprire cose nascoste».
Per promuovere gli itinerari genovesi, individuati in collaborazione con i blogger e influencer locali, Antonio Figari, Gabriele Rastaldo e Cristiano Fiore, la Regione ha realizzato magliette e tovagliette con i percorsi stampati. Genovesi e turisti saranno così invitati a scoprire (o riscoprire) la città e a condividere sui social le loro foro più belle, utilizzando gli hashtag #orgoglioliguria e #orgogliogenova.
Qui di seguito, nella nostra smart list, potete consultare le tappe dei singoli itinerari, spostandovi con le frecce
Giallo – Bambini – 2,6 km
di Cristiano Fiore – 101giteinliguria.it
Piazza de Ferrari – La piazza più grande della città, gli zampilli della fontana, Garibaldi a cavallo che fa la guardia, i palazzi giganteschi: De Ferrari è davvero il cuore di Genova, e un ottimo punto per prendere la metropolitana.
Ascensore Montegalletto – Un ascensore magico, unico: per un po’ è come un trenino che corre nella montagna, poi comincia a volare e ti porta in alto, nella città più verticale che c’è: bisogna assolutamente provarlo.
Castello D’Albertis – Il capitano di tanti velieri (anche una caravella) fa costruire un castello magico, dove si possono vedere tutti i tesori che ha raccolto nei suoi viaggi sui mari del mondo, scoprire storie di popoli lontani e vedere tutta Genova.
Corso Dogali con Casa di Montale – Sembra un palazzo come gli altri, ma è nato qui uno dei più grandi poeti d’Italia, Eugenio Montale, che diceva “Se frugo addietro fino a Corso Dogali/ non vedo che il Carubba con l’organino/ a manovella”. Sembra quasi di sentire ancora la musica di quel vecchio organetto, e di vedere il poeta bambino che gioca qui attorno…
Albergo dei Poveri – Una grande casa costruita nella Genova antica per tutti quelli che non avevano una casa dove stare: grande, maestosa, bellissima, piena di tesori.
Spianata Castelletto – Una terrazza da cui si vede tutta la città, dove giocare a riconoscere strade, piazze e monumenti; tutto intorno tante creuze, le strade di mattoni dei tempi antichi; poi palazzi e condomini in cui si entra… passando dal tetto. E un posto perfetto per un gelato.
Ascensore Castelletto – Che strana, Genova: invece dell’autobus, si prende ancora un ascensore, che arriva in una galleria tutta fatta di porcellana. Diceva il poeta Giorgio Caproni che un ascensore così bello, di sicuro, porta in Paradiso.
Rosso – Arte – 1,8 km
di Antonio Figari – I segreti dei vicoli di Genova
Piazza de Ferrari – Questa grande piazza è il cuore della città, tutti l’hanno attraversata per raggiungere il Teatro Carlo Felice o per entrare a Palazzo Ducale per una mostra o un evento, hanno fotografato la sua splendida fontana arrivando dallo shopping di via XX Settembre e delle altre strade attorno.
Piazza Matteotti – La piazza è dominata dalla grande facciata settecentesca di Palazzo Ducale; su un lato, l’ingresso alla chiesa del Gesù con i dipinti di Rubens e Guido Reni e le splendenti decorazioni barocche; poco lontano, l’antica Porta Soprana da un lato e la Cattedrale di San Lorenzo dall’altro.
Salita Pollaiuoli – Vero ingresso al centro storico, questo ripido caruggio è ricco di gallerie d’arte, negozi curiosi, eleganti edicole votive; si trova qui quel caffè che Dino Campana descriveva come una “grotta di porcellana”.
Torre Maruffo – Per vederla, bisogna alzare la testa fino oltre l’ombra del vicolo; oggi di proprietà privata, con i suoi 40 metri e la sua splendida muratura in pietra, è una delle pochissime torri sopravvissute della Genova medievale. Sotto la torre si possono riconoscere le arcate dell’antico porticato.
Via Giustiniani – Oggi sembra un vicolo come tanti, ma era una delle strade principali dell’antica Genova, come dimostrano i tanti palazzi aristocratici lungo la via, alcuni compresi negli elenchi dei Rolli. Il più grande è il palazzo della famiglia Giustiniani, che dà il nome alla via, costruito nel XVII secolo.
Torre Embriaci – Secondo la tradizione, la torre dell’XI secolo apparteneva a Guglielmo Embriaco “Testadimaglio”, eroe delle Crociate; per questo viene risparmiata quando i proprietari delle oltre 60 torri della città sono obbligati ad abbassarle. La merlatura guelfa è stata aggiunta nel Novecento. Secondo studi recenti, la vera Torre degli Embriaci è quella conservata sotto Casa Paganini mentre questa, della stessa epoca, apparteneva alla famiglia De Castro.
Chiesa di Santa Maria di Castello – Una delle chiese più antiche e importanti di Genova, uno spazio di quiete e silenzio, uno scrigno colmo di capolavori d’arte, dai marmi romani riutilizzati (come molte delle colonne all’interno) alla decorazione delle cappelle, allo splendido percorso che attraversa i chiostri fra affreschi e dipinti straordinari, come L’Annunciazione di Giusto di Ravensburg, opera del Quattrocento che decora il secondo chiostro.
Chiesa di Santa Maria in Passione – Sulla collina di Castello, dove si trovava il più antico insediamento della città, rimangono solo resti della chiesa quattrocentesca di Santa Maria in Passione, quasi distrutta da un bombardamento del 1942. Restano il campanile, e l’abside con i suoi eleganti stucchi. Affreschi provenienti dalla chiesa sono conservati nel Museo di Sant’Agostino.
Casa Paganini – Nell’edificio che ospitava il Convento di Santa Maria delle Grazie la Nuova ha sede Casa Paganini/Info Mus Lab, centro di ricerca di eccellenza che ricorda nel nome la casa natale di Paganini. Sotto l’auditorium, decorato da splendidi affreschi barocchi, si trova un’area archeologica importantissima, che conserva tracce delle mura preromane ed etrusche della città e le fondamenta della vera torre degli Embriaci.
Chiesa Sant’Agostino e Teatro della Tosse – Piazza Renato Negri è dominata dalla splendida facciata gotica della chiesa di Sant’Agostino, fondata nel XIII secolo, con la sua caratteristica facciata a bande bianche e nere; la chiesa fa oggi parte del percorso del Museo di Sant’Agostino. Affaccia sulla piazza anche il Teatro della Tosse, che ospita nelle sue tre sale produzioni proprie e artisti e compagnie da tutto il mondo.
Giardini Luzzati – Nel cuore del centro storico, uno spazio di aggregazione, cultura e divertimento che ha riqualificato e reso vivace e attiva tutta l’area. Al di sotto del Circolo è emersa un’area archeologica di grande importanza, con testimonianze dal I secolo a. C. in poi: i resti dell’anfiteatro romano, un pozzo del IV secolo, e le fondazioni di edifici dal XII secolo in poi.
Chiesa di San Donato – Fondata nel XII secolo, è fra le più importanti testimonianze del romanico genovese. Alcune delle colonne, all’interno, sono romane. Nella cappella a sinistra, da non perdere l’Adorazione dei Magi, trittico del 1515 opera del fiammingo Joos Van Cleve. La chiesa ha una splendida torre nolare (campanaria) ottagonale.
Blu – Curiosità – 1,9 km
di Gabriele Rastaldo – Il Mugugno Genovese
Piazza de Ferrari – Questa grande piazza è il cuore della città, tutti l’hanno attraversata per raggiungere il Teatro Carlo Felice o per entrare a Palazzo Ducale per una mostra o un evento, hanno fotografato la sua splendida fontana arrivando dallo shopping di via XX Settembre e delle altre strade attorno.
Palazzo Ducale con buca dei delatori – La nicchia in marmo era la “buca delle lettere” dove consegnare i “biglietti da calice” (il contenitore dove andavano a finire i biglietti): comunicazioni rivolte “Agli Ill.Mi Supremi Sindacatori” della Repubblica con lamentele o denunce e segnalazioni di comportamenti illeciti o inopportuni e altre mancanze da parte di pubblici ufficiali e cittadini. Periodicamente venivano letti e discussi pubblicamente.
Via Garibaldi – Oggi la Strada Nuova è uno dei luoghi più prestigiosi della città, cuore del sito Unesco dedicato ai Palazzi dei Rolli; ma prima della sua costruzione, alla metà del Cinquecento, era un “ghetto” isolato, all’interno delle mura cittadine. Tutti i palazzi avevano grandi cortili o giardini, ma molti sono stati distrutti con l’apertura di via Interiano e delle gallerie alle spalle della strada.
Palazzo Tursi – Parte dei Musei di Strada Nuova, il palazzo conserva il violino il Guarneri del Gesù del 1743 che è appartenuto a Paganini, che il grande musicista chiamava “Cannone” per la potenza del suo suono. Il palazzo conserva anche curiose testimonianze storiche come la collezione di pesi e misure “ufficiali” della Repubblica.
Chiesa del Carmine – La grande chiesa dei Carmelitani, fondata a metà del Duecento e trasformata molte volte, ha rivelato pochi anni fa uno splendido segreto: sulle pareti dell’abside, coperti da ridipinture, erano nascosti importantissimi affreschi di Manfredino da Pistoia, collaboratore di Cimabue, ricomparsi solo pochi anni fa.
Piazza della Giuggiola – La piazzetta prende il nome dall’albero di giuggiole che si trova in un cortile; la tradizione dice che l’albero abbia 500 anni e che arrivi direttamente del Medio Oriente. La giuggiola produce un frutto dal sapore dolce e acidulo, ingrediente principale di un liquore che è un vero “brodo di giuggiole”.
Salita dell’Olivella e chiesa di San Bartolomeo – La piazza e la chiesa di San Bartolomeo sono una vera sorpresa, che solo i più curiosi trovano salendo per salita dell’Olivella. La chiesa è stata fondata nel Trecento, e conserva meravigliosi affreschi barocchi, che oggi possiamo vedere davvero da molto vicino, dopo che la chiesa è stata tagliata in due piani.
Mercato del Carmine – La bella struttura Liberty è del 1921; oggi al Mercato è possibile acquistare prodotti del territorio e partecipare a eventi e iniziative. Inoltre, l’Enoteca Regionale permette di scoprire i vini liguri, soprattutto quelli a denominazione d’origine e prodotti con metodi di agricoltura biologica e integrata.
Chiesa della SS Annunziata del Vastato – La grande chiesa francescana ha una facciata classicheggiante, che nasconde uno dei più grandi edifici barocchi della città, con opere di tutti i maggiori artisti genovesi fra la fine del Cinque e l’inizio del Seicento. Da non perdere la ricchezza delle decorazioni in marmo degli altari.
Chiesa di San Filippo Neri e Oratorio – La chiesa e l’Oratorio sono splendidi esempi del tardo barocco genovese. Nicolò Paganini ha suonato da bambino in entrambi i luoghi: addirittura, la chiesa è stata la sede del suo primo concerto da solista, nel 1794, quando aveva 11 anni, proprio in occasione della festa di San Filippo, santo amante della musica.
Museo Via del Campo 29 rosso – Per chi ama la grande canzone d‘autore, un luogo magico. Nello spazio, che fu un negozio di dischi, si trovano oggetti, strumenti musicali, spartiti, vinili, prime edizioni ed edizioni rare: tutto quello che può raccontare la storia dei cantautori, genovesi e un laboratorio per mostre, concerti, esperienze culturali legata alla canzone.
Chiesa di San Siro – La chiesa di S. Siro è stata la prima e più antica cattedrale di Genova, fino al IX secolo, anche se all’epoca era fuori dalle mura della città. È dedicata al vescovo Siro, poi Santo, che nel IV secolo scacciò l’orrendo basilisco, un mostro un po’ drago e un po’ demonio, che da un pozzo, col suo fiato pestilenziale, tormentava i genovesi.