Chiudono in positivo le Borse europee, favorite dalla discesa dell’euro a 1,1914 dollari (1,1960 venerdì sera) e dal rialzo del petrolio (Wti a 70,4 dollari al barile e Brent a 75,5) e in scia all’andamento di Wall Street. Il petrolio rincara in seguito alla tensione tra Usa e Iran e al peggioramento della situazione economica in Venezuela. L’indice d’area Stoxx 600 guadagna lo 0,6%, il Dax di Francoforte segna +1,00%, il Cac di Parigi +0,28%. Londra è rimasta chiusa per festività. Milano non risente dell’impasse nella formazione del nuovo governo e termina le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 26.884,96 punti (+0,84%) e Ftse Mib a 24.544,26 punti (+0,86%).
A Piazza Affari la migliore performance è di St (+2,5%), bene anche Ferrari (+2,45%, ancora grazie all’effetto della trimestrale, e Tim (+1,9%). Realizzi su Moncler (-0,7%) e Generali (-0,4%) dopo le trimestrali.
L’incertezza della situazione politica italiana non influenza neppure i titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund chiude in calo a 123 punti base. Il rendimento del titolo decennale italiano è all’1,75%.