«È indispensabile attivarsi in tempi brevi per trovare una soluzione condivisa tra tutte le parti interessate sul territorio per affrontare il problema delle 455 chiusure, su scala nazionale, degli uffici postali. Bisogna mettere intorno allo stesso tavolo i vertici di Poste spa, le rappresentanze sindacali, i sindaci del genovesato e il sindaco metropolitano per trovare una soluzione condivisa che non penalizzi né i servizi ai cittadini sul territorio né il personale oggi impiegato negli uffici del nostro entroterra e della costa dove svolgono un presidio indispensabile per i cittadini. I piccoli centri hanno nell’ufficio postale un punto di riferimento importantissimo nelle attività del quotidiano. Pensiamo alle piccole imprese dell’entroterra ma anche ai tantissimi anziani che all’ufficio postale si rivolgono per la pensione». Così Alfonso Gioia, capogruppo dei Democratici di Centro in Comune a Genova e consigliere metropolitano delegato al Patrimonio, che chiede un intervento istituzionale per affrontare il problema dei paventati tagli agli uffici di Poste italiane spa nell’hinterland genovese. «Poste si è impegnata a coinvolgere le realtà locali, Comuni e Regioni, nel processo di razionalizzazione della rete – spiega Gioia – a questo punto, visto anche l’atto di apertura fatto dalla società, è urgente ricercare soluzioni praticabili per coniugare gli interessi delle comunità del territorio e quelli di una grossa azienda come Poste spa. Il servizio erogato ha profondi risvolti sociali e un grande peso sulla microeconomia portante del nostro territorio, soprattutto quello delle piccole comunità: l’operazione di “razionalizzazione” non può essere ridotta a una mera operazione di tipo economico. Prima della trasformazione in spa di Poste, lo Stato provvedeva a rendere capillari sul territorio i servizi postali: con la privatizzazione la “funzione sociale” deve essere coniugata agli aspetti più strettamente economici. Una soluzione al problema dei tagli che potrebbe salvaguardare i presidi più importanti di Poste spa sul territorio decentrato potrebbe essere rappresentata dall’ampliamento dei servizi da destinare alle comunità, anche quelle più piccole. Una strategia questa che può essere elaborata solo attraverso il coinvolgimento dei rappresentati del territorio: sindaci e consiglio metropolitano che devono però impegnarsi a cercare soluzioni al problema e non limitarsi solo a dire “no” ai tagli».