«Per Carige, il quarto trimestre 2017 si è caratterizzato per il raggiungimento di traguardi importanti su cui costruire il proprio futuro. Il successo del rafforzamento patrimoniale da oltre 1 miliardo è stato un traguardo straordinario, ancorché a tratti complesso, ma l’obiettivo è stato raggiunto con pieno successo grazie agli azionisti, ai collaboratori ed ai clienti della banca che non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno». Lo ha dichiarato l’ad di Banca Carige Paolo Fiorentino nella conference call in cui ha illustrato i risultati preliminari del 2017.
«Sono estremamente soddisfatto – ha aggiunto Fiorentino – di quanto abbiamo realizzato, e la cosa che più mi inorgoglisce è che la banca ne sia uscita con le proprie forze. Avevo detto che avremmo messo tutte le palle in buca e lo abbiamo fatto. Le istituzioni locali ci hanno dato fiducia, il nostro impegno sarà stare sempre più vicini ai nostri clienti: per la prima volta dopo diversi mesi, abbiamo registrato i primi segnali di un trend positivo sui prestiti alla clientela. La chiave è lavorare insieme per far crescere i nostri territori. Grazie anche al rafforzamento patrimoniale, stiamo lavorando intensamente per rilanciare il nostro business tradizionale di banca commerciale del territorio, con particolare attenzione al credito alla piccola e micro-impresa, gestendo i risparmi delle famiglie con soluzioni innovative per ritornare in tempi brevi alla redditività. Il primo passo è il miglioramento dell’efficienza operativa e, con l’apporto degli accordi distributivi, diverremo progressivamente sempre più un collocatore di prodotti focalizzato sul principio “originate and distribute”, sulle commissioni e sulla qualità dei prodotti e dei servizi resi alla nostra clientela
Fiorentino ha precisato che «il processo di derisking, che ha portato ad una riduzione dello stock di sofferenze di circa 2,2 miliardi nel 2017, proseguirà nell’anno in corso in maniera ancora più aggressiva con smaltimento di 500 mln di UTP e fino a 1 miliardo di NPL, con l’obiettivo di superare già nel 2018 i target BCE 2019. Il sentiero è delineato, e i punti programmatici sono ben definiti nel quadro operativo rappresentato dal Piano Industriale 2017-2020 approvato lo scorso settembre. Così come siamo riusciti a portare a termine il rafforzamento patrimoniale in soli cinque mesi, ci impegneremo per rispettare i target che ci siamo prefissati nei tempi previsti al fine di dare a tutti i nostri stakeholders una risposta concreta alla fiducia e al sostegno manifestato fino ad oggi alla nostra banca».