Sono dieci i tesori culturali liguri che saranno finanziati dal governo con circa 3 milioni di euro nell’ambito del progetto “Bellezz@ – Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati”, iniziativa nata nel 2016 con la segnalazione da parte dei cittadini di un bene pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o di un progetto culturale da finanziare e conclusa il dicembre scorso con l’approvazione di 273 interventi per un finanziamento di quasi 150 milioni. Ecco i tesori liguri che potranno beneficiare dei contributi (in ordine crescente):
Chiesa di San Michele (Noli, Sv) – 35 mila euro
Secondo le fonti storiche l’edificio romanico – simile al luogo di culto presente sull’isola di Bergeggi – fu edificato in un periodo databile tra il X e l’XI secolo dai monaci benedettini di Lerino. Il primo impianto della chiesa era a una sola navata, abside semicircolare e volta a botte; nel XII secolo verrà aggiunta una nuova navata nella parte a sinistra. Il sito si presenta in forte stato di degrado e di deperimento, nonostante nel 1963 si siano eseguiti lavori di restauro conservativo. Tuttavia sono ancora visibili le tracce di un affresco nella volta a botte, resti della pavimentazione in cotto e parti dell’altare maggiore.
Cappella Madonna del rosario su ponte vecchio (Rossiglione, Ge) – 45 mila euro
La somma permetterà il recupero di pregiati affreschi rinvenuti all’interno dell’edicola religiosa di via Mazzini
“Le nostre radici”, allestimento per il Museo di Cultura Contadina (Montebruno, Ge) – 50 mila euro
Nei locali dell’ex convento agostiniano annesso alla Parrocchia-Santuario di S. Maria Assunta il Museo ordina, nella sezione etnografica, una amplissima raccolta di strumenti, utensili da lavoro, testimonianze, macchine agricole inerenti il lavoro dei campi, la pastorizia, l’allevamento, l’artigianato e la ricostruzione di ambienti contadini (la stalla, la cucina, la camera da letto) oltre ad una piccola rassegna di giocattoli d’epoca. Nella sezione di arte sacra sono esposti arredi, stendardi, immaginette, oggetti di culto popolare.
Castello dei Clavesana (Andora, Sv) – 95 mila euro
Fu sede del primo insediamento abitativo andorese. Dell’antico complesso duecentesco rimangono ad oggi soltanto i ruderi delle mura e delle torri difensive tra la vegetazione
Area archeologica di Donetta e Museo archeologico virtuale (Torriglia, Ge) – 95 mila euro
Si trova su un’altura sopra l’abitato di Donetta, a circa 1160 metri sul livello del mare. Le ricerche archeologiche degli ultimi anni sono iniziate nel 2003 e sono proseguite fino al 2007, estendendosi anche al sito di età tardo-medievale e moderna di Ca’ du Liun, in Val Pentemina.
XIX Canto del Purgatorio, progetto (Neirone, Ge) – 145 mila euro
L’antico borgo di Siestri, oggi abbandonato, è inserito in un progetto di valorizzazione, in quanto citato da Dante Alighieri nel verso sull’Entella “fiumana bella”.
Antico forno comunale (Carpasio, Im) – 229 mila euro
Il più grande forno pubblico della Valle Argentina e, quando in utilizzo, poteva contenere infornate da 1000 pezzi. Oggi è visitabile su appuntamento ma non più in funzione.
Oratorio Sant’Antonio Abate (Mele, Ge) – 450 mila euro
L’oratorio settecentesco è composto da un insieme di edifici aggregatisi nel corso del tempo: la chiesa con la sacrestia, le case dell’Oratorio, il sacello dove è custodita la Cassa di Sant’Antonio. L’ingresso della chiesa è sul lato lungo della costruzione e dà accesso diretto alla navata unica che la compone. Il ciclo pittorico di Carlo Giuseppe Ratti con storie della vita di Sant’Antonio Abate (1777-1782) è formato da 12 tele dipinte ad olio inserite nelle cornici mistilinee a stucco realizzate per loro. Non molti anni fa furono ritrovati nell’Oratorio i bozzetti preparatori.
Palazzo Amati-Ingolotti-Cornelio (Castelnuovo Magra, Sp) – 700 mila euro
L’edificio, chiuso in seguito al sisma del giugno 2013, era sede del Municipio. Il giardino sul retro del Palazzo è uno dei tanti esempi di giardino pensile realizzati nel borgo dal 1700 in poi.
Villa Maria (Quiliano, Sv) – 1,2 milioni
Si tratta di un progetto globale di restauro dell’edificio, del giardino circostante e del risseau esistente.