L’avvio positivo della Borsa di Milano. L’indice Ftse Mib, dopo aver segnato un rialzo dello 0,1% a 22.144 punti, vira in calo a causa delle vendite su Bper Banca (-1,43%) e Banco Bpm (-0,98%), dopo i rialzi dei giorni scorsi.
Apertura stabile per le principali borse europee. Parigi cede lo 0,06%, mentre sia Londra sia Francoforte sono invariate.
Le Borse di Asia e Pacifico hanno chiuso a due velocità. Tokyo (-0,08%) è stata rallentata dal calo del dollaro sullo yen, mentre Shanghai e Taiwan hanno guadagnato terreno.
Sul fronte macro si attende il dato sull’inflazione in Germania e Italia, dove l’Istat rilascia i dati sul mese di novembre e sul terzo trimestre, con la nota mensile sull’andamento dell’economia nazionale.
Per le Borse mondiali è tempo di bilanci e l’Ansa elenca le migliori: Hong Kong (+36% da inizio anno), seguita in Asia e Pacifico da Mumbai (+27,65%), Seul (+21%), Tokyo (19,1%) e Singapore (+18,1%). Al palo Sidney (+7,05%) e Shanghai (+6,56%). Quanto ai listini occidentali il Nasdaq (+29,11%) si prepara a conquistare il primato, seguito da Dow Jones (+25,68%) e Milano (+15,01%).
Cresce ancora il prezzo del petrolio all’indomani dell’ennesimo calo delle scorte Usa. Il Wti (+0,7%) è tornato sopra la soglia dei 60 dollari, mentre il Brent (+0,7%) segna 66,6 dollari.
Nei cambi è ancora debole il dollaro, sceso a 1,195 nei confronti dell’euro. L’euro/yen è a quota 134,75, in risalita.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano riparte dall’1,97%, portando lo spread con il Bund tedesco in area 153 punti base.