Chiudono in netto ribasso le Borse Ue una seduta contrassegnata dall’euro forte e dalla notizia riportata dal settimanale Der Spiegel per cui i produttori tedeschi di automobili per anni, a partire dal 1990, avrebbero concertato tecnologie, costi, strategie, emissioni con possibili violazionie delle norme sulla concorrenza. Pesanti le perdite, soprattutto nel comparto automobilistico, nei principali listini Ue.
A Parigi il Cac 40 registra -1,57% a 5.117,55 punti, mentre il Dax di Francoforte -1,66% a 12.240,06 punti, a Londra Ftse 100 -0,47% a 7.452,91 punti. Milano segna Ftse Italia All-Share a 23.424,44 punti (-1,01%) e Ftse Mib a 21.202,16 punti (-1,1%)
A Piazza Affari fortemente penalizzati i titoli Fca (-2,62% a 10,03 euro).Vendite anche sulle banche penalizzate dalla possibile liquidazione del Fondo Atlante che costringerebbe gli istituti di credito a ulteriori svalutazioni: Bper (-2,68% a 4,72 euro) peggiore del comparto nel Ftse Mib, Unicredit -2%, Banco Bpm (-1,7%), Intesa -0,6%. In calo anche i petroliferi Eni (-0,8%), Saipem (-0,9%) e Tenaris (-2,2%). In calo anche Enel (-0,20%).
Giù Ferrari (-0,64%) e Leonardo (-1,57%).
Vendite sul petrolio, il Wti consegna settembre perde l’1,6% a 46,18 dollari al barile, sulle preoccupazioni relative alla produzione dei paesi Opec.