Gli esperti di andrologia provenienti da tutta Italia si sono riuniti a Fosdinovo (Massa-Carrara) per il congresso interregionale Tosco-Umbro-Ligure, organizzato dalla Società Italiana di Andrologia, che quest’anno si è focalizzato sul tema “L’andrologo di fronte alle nuove realtà socio-demografiche”. Organizzatore del convegno Enrico Conti, direttore della Struttura Complessa di Urologia di Asl 5.
Esperti provenienti da tutte le parti d’Italia si sono riuniti per dibattere sulle disfunzioni genitali e sessuali. Negli ultimi anni, grazie alle acquisizioni scientifiche, si è assistito a un miglioramento delle possibilità di trattamento di queste disfunzioni, anche se, a oggi, ancora poco conosciute.
Un momento particolarmente importante è stato quello della presentazione di una proposta di protocollo relativo alla presa in carico delle sequele disfunzionali sessuali nei pazienti trattati per tumore di prostata. Un progetto, nato nell’Urologia della Asl 5 spezzino, dedicato al recupero della vita sessuale nei pazienti che guariscono o che sopravvivono al tumore, ma che convivono male con le conseguenze negative che il trattamento ha sulla vita sessuale. Altro momento importante del convegno è stato quello di una lettura coordinata e gestita da infermieri professionali.
Durante il convegno si è inoltre dato spazio ai problemi in tema di disfunzioni sessuali conseguenti ai rapidi cambiamenti socioculturali in atto nel nostro Paese: da un lato cambiano le abitudini, i comportamenti dei giovani (basti pensare al ruolo dei social network, di internet nelle abitudini sessuali di giovani e meno giovani o al ritardo con cui oggi si instaura una vita di coppia), dall’altra si assiste all’inclusione di nuovi gruppi etnici con culture e stili di vita diversi. Altro fenomeno emergente di cui si è discusso è quello dell’aumento della percentuale di popolazione di età compresa tra i 55 e i 70 anni, con aspettativa e desiderio di una buona qualità di vita, con legittime aspirazioni di mantenimento di una vita sessuale.