Tiroide e prevenzione saranno al centro dell’incontro di domani, giovedì 25 maggio, al Salone Congressi dell’ospedale Galliera (via Volta 8, primo piano), un convegno patrocinato da Regione Liguria e promosso da Alt (Associazione Ligure Tiroide). Un pool di esperti sarà a disposizione di un centinaio di studenti di alcuni licei e istituti professionali genovesi, per rispondere a domande e chiarire dubbi sui disturbi della tiroide.
Con oltre 40 mila interventi chirurgici l’anno eseguiti per asportare la tiroide, l’Italia si colloca in vetta alla classifica mondiale dei Paesi più al rischio di patologie tiroidee. Le dimensioni del problema sono in aumento. Oggi, una diagnosi precoce e le ampie opportunità terapeutiche possono far convivere serenamente il paziente con la patologia tiroidea anche per tutta la vita.
La tiroide è una ghiandola endocrina situata alla base del collo, davanti alla trachea, che produce e immette nel circolo sanguigno sostanze biologicamente attive detti “ormoni”, in grado di stimolare le funzioni di altri organi attraverso il legame con recettori specifici nelle cellule bersaglio. Il buon funzionamento della tiroide è necessario per la crescita e per il mantenimento di una normale condizione fisica e intellettiva. Non tutti sanno che, in molti casi, sintomi come la depressione, l’ansia, l’aumento o la perdita di peso, le alterazioni del ciclo mestruale possono essere riconducibili al mal funzionamento della tiroide.
Riconoscere i “campanelli d’allarme” è importantissimo proprio per rivolgersi in tempo al proprio medico di fiducia: un controllo specialistico e un esame del sangue possono prevenire importanti complicanze cardiovascolari, ossee o metaboliche.
Nel corso dell’incontro gli specialisti spiegheranno agli studenti le prime regole per prevenire le patologie della tiroide: sale iodato e selenio sono preziosi alleati della prevenzione. L’organismo per poter funzionare bene ha bisogno di circa 150-200 microgrammi di iodio al giorno, pari alla quantità che eliminiamo quotidianamente con le urine. L’apporto principale avviene attraverso l’assunzione di acqua, di elementi addizionati con iodio (sale) e con una dieta ricca di cibi che lo contengono, come frutti di mare, crostacei, alghe e pesce (preferibilmente azzurro).
Al termine del convegno verranno distribuiti campioni di sale iodato e brochure informative.