Il turismo come settore ad alto potenziale inespresso, puntare sulla riqualificazione urbana, creando un living lab, focalizzandolo sul design del turismo, ma anche valorizzare le aree dismesse, rinnovare l’offerta formativa, adeguandola alle esigenze produttive, un maggiore dialogo tra istituzioni, università e imprese. Sono i temi emersi dall’ascolto di 40 stakeholder della “classe dirigente ligure”, intervistati da The European House Ambrosetti per la redazione del rapporto Liguria 2022, presentato oggi a Genova.
Preoccupante invece l’analisi del cosiddetto sentiment online registrato nel marzo 2017: un giudizio neutrale nel 73% delle 55 mila conversazioni online analizzate sulla Liguria, segno di una scarsa partecipazione da parte dei cittadini agli avvenimenti-argomenti del territorio.
Solo il 12% ha un giudizio positivo e questo sentiment è legato ai temi del turismo, del florovivaismo, delle scienze della vita (in particolare il biomedicale), ma anche al commercio e alla salvaguardia ambientale. Il 13% ha scritto di contenuti negativi, principalmente legati ai temi dell’immigrazione e della legalità.
In merito al futuro il principale argomento di discussione è la riqualificazione urbana, in linea con gli stakeholder.
A confronto con altre quattro regioni analizzate, emerge che la Liguria è penultima per numero di conversazioni in cui è menzionata, con il 15,6%. Solo il Piemonte è dietro con il 10,3%. Campania (21,8%), Toscana (23,5%) e Lombardia (28,8%) fanno meglio.
La Lombardia, riferisce il report, è valutata positivamente sull’azione promossa dalle istituzioni regionali, mentre la Liguria dovrebbe intensificare gli sforzi per comunicare le azioni a sostegno del rilancio del territorio.