Chiudono deboli e contrastate le Borse europee Borse in attesa dell’intervento della presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, al termine della due giorni del Comitato di politica monetaria. Hanno appesantito i listini del Vecchio Continente i titoli del settore minerario (penalizzati dalla correzione del rame e di altre materie prime) e dell’auto, dopo i dati deludenti delle immatricolazioni in molti Paesi. In calo generale i tecnologici, a causa delle deludenti vendite degli iPhone di Apple nel I trimestre.
Londra segna – 0,21% con il Ftse 100 a 7.234 punti, Parigi -0,06% con il Cac 40 a 5.301 punti, Francoforte +0,16% con il Dax a 12.527 punti. In moderato rialzo Milano con Ftse Italia All-Share a 22.976,45 (+0,05%) e Ftse Mib a 20.759,31 (+0,13%)
A Piazza Affari, tra gli istituti di credito, bene Banco Bpm +2,09%, Unicredit +1,92%, Intesa sp +0,52%, Mediobanca +0,34%; in calo Bper -1,02% e Ubi -0,86%.
Nell’energia, Eni -0,42%; Saipem +0,89% ed Enel +0,23%. Tra gli industriali, Fca +1,16%, Leonardo -1,24%. Tra gli altri titoli, Telecom -0,36% in attesa dei conti.
Volatile il petrolio dopo le scorte Usa scese a sorpresa meno delle previsioni nella scorsa settimana: il Wti ha comunque chiuso in rialzo dello 0,2% a 48,1 dollari al barile nel contratto maggio.
Euro/dollaro sempre agganciato a 1,09 (1,0918 la chiusura) in attesa della Fed.