Chiusura contrastata per le principali borse europee intimorite dalla possibilità che la Federal Reserve possa decidere di incrementare i tassi d’interesse Usa entro la fine dell’anno in seguito alla crescita del pil statunitense nel terzo trimestre pari al +2,9%, l’incremento più elevato degli ultimi due anni. Parigi ha guadagnato lo 0,33% a 4.548 punti, Londra lo 0,14% a 6.996 punti, Francoforte ha ceduto lo 0,19% a 10.696 punti. Milano ha trminato la seduta in flessione, con Ftse Mib a 17.324,23 (-0,59%) e Ftse Italia All-Share a 18.986,54 (-0,54%)
A Piazza Affari bene Mediobanca (+1,01%) nel giorno dell’annuncio di una trimestrale record e della notizia che ha dimezzato la propria partecipazione in Atlantia (-1,06%). Tra gli altri finanziari, Unicredit -1,26%, Intesa Sanpaolo -1,64%, Generali -2,31%, Mps -3,85, Carige -8,13% in seguito in seguito alla richiesta della Bce di accelerare sulla vendita e la copertura dei crediti deteriorati.
Per quanto riguarda gli energetici, Enel ha perso lo 0,05%, Eni l’1,75% dopo i conti.
Bene Cnh Industrial (+2,1%) che lunedì presenterà i conti per il terzo trimestre.Telecom -0,19%, nel lusso Ferragamo +0,31%.
In evidenza, sul resto del listino, Cairo e Rcs, rispettivamente a +2,88 e +2,97%.
Sul fronte valutario, l’exploit del pil Usa non ha portato a scossoni sul rapporto di cambio euro/dollaro, sostanzialmente stabile a 1,0931 (da 1,0919).
Petrolio in calo dello 0,4% per quanto riguarda il Wti dicembre trattato a 49,54 dollari al barile.