L’interregno di Area 24 terminerà ufficialmente lunedì prossimo. A farlo sapere sono fonti riservate interne alla società. C’è voluto circa un mese di tempo perché tutte le firme dei nuovi esponenti del consiglio d’amministrazione venissero depositate, compresa quella del presidente Mariano Porro. L’ex assessore ed ex vicepresidente della Provincia di Imperia (Lega Nord) ha rotto gli indugi e con l’insediamento del nuovo consiglio avverrà anche la sua investitura. Gli altri membri, già annunciati, sono Maria Teresa Garibaldi, Paolo Pippione, Gian Marco Risso ed Elena Villa. I primi tre, compreso il futuro presidente Porro, sono in quota a Filse e Banca Carige. Paolo Pippione rappresenta la continuità con il precedente Cda guidato da Franco Floris, ex sindaco di Andora, e dall’ad Giuseppe Argirò, che da inizio settembre non ricopre più l’incarico. Gli altri consiglieri (Risso e Villa) sono nominati dal Comune di Sanremo.
Area 24 è la spa che gestisce la pista ciclabile e il parco costiero del ponente ligure, ventiquattro chilometri di percorso lungo l’ex sedime ferroviario. A oggi congiunge Ospedaletti con San Lorenzo al Mare, ma il nuovo assetto societario dovrà vegliare alla sua prosecuzione fino a Imperia e poi al traguardo che si affaccerà sul savonese. Un allungamento reso possibile dal raddoppio ferroviario tra San Lorenzo e Andora, il cui cantiere si concluderà entro fine anno.
La pista ciclabile ha rappresentato finora un’indubbia attrattiva turistica, ma genera bilanci in perdita secca. Due i nodi principali da sciogliere: ad Arma di Taggia, dopo la risoluzione del crac Millennium con il riacquisto della società fallita, bisogna completare il cantiere-voragine per il parcheggio che da anni avvilisce il centro cittadino. Opere completate al 75% circa, ma tutte da ricomputare, anche perché il parking è rimasto fermo per anni, esposto alle intemperie. Per ora c’è il nuovo progetto. Quanto al bando, bisognerà attendere il 2017 con l’ingresso di partner privati.
A Ospedaletti c’è invece la spinosa vicenda della maxi-opera allora finanziata dalla presidenza del consiglio dei ministri: un intervento costato una decina di milioni per due piani di parcheggio pubblico, box interrati, 1.500 metri di superfici commerciali comprensivi di un piazzale a mare, infine la trasformazione dell’ex cabina elettrica ferroviaria in ostello. L’opera è miseramente incompiuta: le infiltrazioni dalla copertura hanno reso inagibile il parcheggio pubblico e buona parte dei box privati così come le superfici commerciali. Gli ascensori non sono mai entrati in funzione. Tutto fermo anche sul piazzale a mare, soggetto a mareggiate e in attesa di un intervento di protezione tramite barriere soffolte. Incompiuto anche l’ostello.
Il cantiere era stato affidato dalla presidenza del consiglio alla ditta Costruzioni Generali Sette di Roma (Co.ge.se srl) fallita nel 2014.
Le stesse fonti interne ad Area 24 assicurano che tutti i procedimenti sono stati intentati, ma non si è ancora proceduto ad avviare alcuna azione legale contro la presidenza del consiglio. Si attendono, insomma, riscontri in merito. A margine era previsto anche lo scambio Comune-Area 24 tra gli edifici del municipio e dell’ex stazione. L’operazione è saltata. Ora Area 24 ha facoltà di vendere le sue stazioni in disuso: un bando comprendente sia quella di Ospedaletti che quella di San Lorenzo al Mare è stato di recente pubblicato. L’obiettivo è recuperare almeno 2 milioni, ossigeno per i conti di una società costretta a “pedalare” su una pista ciclabile che appare – ma solo a livello finanziario – in costante salita.