Una app dove le esigenze formative di imprese e lavoratori del turismo e dei servizi si incontrano. Gli enti bilaterali del turismo e dei servizi della provincia di Genova hanno lanciato form-app (scaricabile su Google Play e App Store), «una nuova era – annuncia Cristina D’Ambrosio, presidente dell’ente bilaterale del Turismo – che ha permesso anche di implementare il nostro catalogo formativo con le esigenze di chi lavora sul territorio».
I corsi, gratuiti, sono gestiti da Iscot, l’Istituto di ricerca, formazione e consulenza che opera con principale riferimento ai settori del commercio, del turismo e dei servizi. «Per esempio un corso di inglese specifico sull’accoglienza turistica è fondamentale, vista la crescita del +108% dal 1995 delle presenze dei turisti stranieri», aggiunge D’Ambrosio.
Inevitabile anche l’uso dei social network (pagina Facebook e account Twitter) per proseguire sulla nuova strada intrapresa. Il primo corso è in programma il 10 ottobre e sino alla fine dell’anno ne sono previsti 4: benessere in azienda (dal 10 ottobre al 7 novembre per 4 lunedì dalle 12.30 alle 17.30), inglese intermedio (dal 20 ottobre al 24 novembre ogni giovedì dalle 13.30 alle 17.30), gourmet english, ossia l’inglese per spiegare la tradizione ligure all’ospite straniero (dal 25 ottobre al 22 novembre il martedì pomeriggio dalle 13.30 alle 17.30) e responsabilità sociale d’impresa-vantaggi e opportunità di comunicazione al cliente, organizzative, fiscali e contributive (dal 14 al 23 novembre in 4 giornate dalle 13.30 alle 17.30).
«I corsi saranno comunque in aggiornamento costante – aggiunge Ilaria Mussini, che per Ascom si è occupata della comunicazione di questa novità – è un modo per far crescere l’azienda insieme ai suoi dipendenti, si dà la possibilità di accedere in modo semplice a un’offerta importante».
Roberto Vegnuti, sviluppatore della app, sottolinea: «In questo progetto la bilateralità genovese ha fatto squadra anche in termini operativi e in un momento in cui si tagliano fondi per la formazione, si è deciso di investire su competenza e conoscenza degli addetti, puntando anche sulla loro consapevolezza, sono gli stessi lavoratori che vogliono formarsi».
Per la prima volta in Liguria c’è il tentativo di colmare il “mismatching”, lo squilibrio che non fa incontrare domanda e offerta formativa, non sono tante Regioni ad averlo fatto, sostiene Vegnuti, che evidenzia: «Per chiedere un corso non servirà più chiamare l’ufficio e non saranno solo a catalogo, ma si potranno anche organizzare “on demand”, creandoli appositamente per chi li richiede».
Per chi preferisce un sito web all’app c’è formapp.info che è strutturato nello stesso modo. Tutti possono vedere il calendario dei corsi, solo gli utenti registrati potranno prenotarli e interagire.