«I Comuni di Bogliasco, Pieve Ligure e Sori si associano ed entro il 30 novembre 2014 costituiranno una nuova Unione di Comuni ai sensi del decreto legislativo 267/2000, la quarta in Liguria, la terza in Provincia di Genova, la prima nel Levante Ligure». Lo annuncia Luca Pastorino, sindaco di Bogliasco, durante il seminario Anci sulle Unioni di Comuni che si è tenuto questa mattina a Pietra Ligure. «Ci sono sfide che vanno raccolte al momento giusto – commenta Adolfo Olcese, sindaco di Pieve Ligure – e questo è uno di quelli; i nostri Comuni, che già da tempo collaborano nella gestione di importanti funzioni associate come i servizi sociali, la polizia locale e la gestione dei rifiuti, sono in sintonia, determinati nel dare vita a una forma di collaborazione più efficiente per rilanciare il nostro comprensorio».

A confermare l’assoluta unità di intenti nell’intraprendere questo percorso, anche Paolo Pezzana, neosindaco di Sori: «Nella comprensorialità stanno la sopravvivenza e il futuro dei nostri territori: Sori, Pieve e Bogliasco rappresentano, unite, una perla di assoluto valore nel Golfo Paradiso, un territorio con un potenziale unitario di attrazione turistica e culturale e di valorizzazione ambientale. La nostra sarà un’unione di eccellenza, capace di portare le nostre proposte ben oltre i confini che un lavoro solo su scala comunale avrebbe potuto consentirci».
In 30 giorni i tre sindaci dovranno approvare nei rispettivi consigli una lettera di intenti e lo Statuto dell’unione, eleggere i rappresentanti dei Comuni nel consiglio dell’unione, che, come la città metropolitana, è un ente di secondo livello per il quale hanno diritto di voto i soli consiglieri comunali. Infine, sarà possibile convocare il consiglio dell’unione e costituirla formalmente. «L’Unione è un interesse di tutti – ricorda Pastorino – con le nuove normative nazionali, senza di essa dal primo gennaio i nostri Comuni, tutti sotto i 5 mila abitanti, non potrebbero più svolgere autonomamente acquisti o gare di appalto senza passare per le centrali costituite presso enti superiori. Sarebbero quindi soggetti a un patto di stabilità sempre più asfissiante e perderebbero di autonomia, senza contare nulla nel contesto della nuova città metropolitana di Genova. In questo modo, senza aggiungere nuovi costi ai bilanci comunali, andremo a beneficiare di un contributo nazionale e regionale aggiuntivo a favore delle unioni di Comuni, aumentando il nostro peso politico, rappresentativo e operativo». Unione, quella dei Comuni del Golfo del Paradiso, che resta comunque aperta anche agli altri Comuni più piccoli. L’assemblea costitutiva dell’unione è prevista il giorno lunedì 24 novembre, alle 21, nella sede di uno dei tre Comuni, che verrà decisa nel percorso costitutivo.