Chiudono in rialzo le Borse europee, stimolate dai dati macroeconomici Usa positivi, soprattutto da quello relativo alla creazione di 255.000 nuovi posti di lavoro, molti di più rispetto alle previsioni, segno che dopo un periodo di stasi l’economia Usa ha ripreso vigore. Gli indici S&P e Nasdaq hanno raggiunto nuovi massimi storici. Milano è risultata la piazza migliore, con Ftse Mib a 16.626,28 (+2,40%) e Ftse Italia All-Share a 18.277,75 (+2,30%). Parigi ha concluso in rialzo dell’1,5%, Francoforte dell’1,1%, Londra dello 0,8% dopo il buon rialzo di ieri dovuto alle scelte della Bank of England.
A PiazzaAffari balzo a doppia cifra per Bper (+13,05%) all’indomani dei conti semestrali e della certificazione di un Cet1 al top in Europa. Brillante anche Mediobanca (+8,75%) in scia ai conti, migliori delle stime. In calo Ubi Banca (-0,92%) dopo l’approvazione della semestrale chiusa con una perdita di 787 milioni di euro. Bene Unicredit (+5,96%), Intesa Sanpaolo (+4,4%), Generali (+3,99%), Mps (-1,58%), Banco Popolare (+3,65%), Banca Carige (+3,89%). Giù le Ubi (-0,9%), dopo i conti semestrali chiusi con un rosso di 787 milioni e le Mps (-1,58%).
Segno positivo per energetici (Enel +1,29%, Eni +1,21%, Saipem +2,49%), industriali (Fca +4,11%, Finmeccanica +2,87%) e Telecom Italia che ha chiuso con un +1,93% a 0,7665 euro per azione.
Nel lusso, balzo di Yoox Net-A-Porter (+12,53%) all’indomani dei conti.
Balzo anche di Rcs (+14,10% a 0,87 euro per azione) nel giorno in cui l’a.d. di Mediobanca, Alberto Nagel, in conference call ha affermato che l’istituto venderà la propria partecipazione residua (6,2%) quando il prezzo salirà sopra 1,2 euro per azione.
I Sul fronte dei cambi, l’euro è scambiato a 1,1080 dollari (1,113 dollari ieri in chiusura) e 112,79 yen (in linea con ieri), mentre il dollaro vale 101,80 yen (101,4). La sterlina britannica resta debole sul dollaro a quota 1,3069.
Il petrolio, wti contratto con consegna a settembre, cede l’1,69, attestandosi a 41,22 dollari al barile.