Anche nel 2015 la Liguria mantiene il primato tra le regioni del Nord per gli illeciti ambientali: a dirlo sono gli ultimi dati del rapporto Ecomafie 2016 diffusi da Legambiente, di cui avevamo già parlato qui. Con 1.144 infrazioni del 2015 la Liguria si colloca all’ottavo posto, dopo le regioni a tradizionale infiltrazione mafiosa, sebbene la tendenza sia parsa in diminuzione (nel 2014 le infrazioni erano 1526).
Ma i numeri parlano chiaro: ancora forte l’illegalità nel ciclo dei rifiuti, dove Genova risulta essere prima, tra le quattro province (e dodicesima a livello nazionale), con 90 infrazioni accertate. Seguono Savona con 36, La Spezia 20 e Imperia 29. La classifica si ribalta per quanto riguarda le attività illecite nel ciclo del cemento, dove a primeggiare in questa poco edificante classifica è la provincia di Imperia con 84 infrazioni, seguita da Savona, 67, Genova 55 e La Spezia 31.
Provincia di Imperia che guadagna anche la “Palma nera” trovandosi sesta a livello nazionale nella classifica degli incendi: sono ben 152 i roghi, tra dolosi, colposi e generici, rilevati dalle forze dell’ordine che la collocano dopo quelle di Salerno, Cosenza, Latina, Foggia e Avellino.