«L’importante è che si affrontino rapidamente in un tavolo governativo le crisi industriali del territorio savonese, che sono diverse e importanti, e si trovi una soluzione. Le situazioni delle tre aziende sono molto diverse tra loro, ma occorre che abbiano una soluzione unitaria, perché il savonese ma l’intera Liguria non possono permettersi non solo una emorragia di posti di lavoro come quella che si prospetta ma neppure di perdere occupazione industriale, perché quelle aziende costituiscono un presidio strategico a livello nazionale».
Lo ha affermato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, al termine dell’incontro che si è svolto questa mattina in Regione Liguria per affrontare, insieme agli assessori allo Sviluppo Economico Edoardo Rixi e al Lavoro Gianni Berrino e alle parti sociali, la situazione di Tirreno Power, Piaggio Aerospace e Bombardier.
La riunione era propedeutica a due vertici convocati al Mise a Roma per affrontare la questione delle crisi industriali nel savonese: il primo, giovedì 9 giugno, tra Regione e ministero dello Sviluppo Economico e il secondo il 16 giugno con la partecipazione di sindacati e Rsu delle aziende coinvolte.
Secondo Toti «occorre individuare una soluzione che garantisca il mantenimento dei livelli occupazionali. Di tutto questo parleremo a Roma la settimana prossima con il nuovo ministro con cui ci siamo già sentiti e confrontati. Speriamo – ha aggiunto – di trovare un calendario condiviso molto rapido che porti alla conferma di ammortizzatori sociali in grado di garantire i livelli salariali ai lavoratori oggi in difficoltà e che dia alle aziende il tempo necessario per predisporre adeguati piani industriali con l’obiettivo di salvare queste importanti realtà produttive».
Per quanto riguarda Piaggio in particolare, il presidente della Regione ha affermato che «è un’azienda strategica a livello nazionale e la Regione ha già dichiarato di considerarla strategica per lo sviluppo della Liguria. Si tratta di produzioni assolutamente compatibili con il nostro territorio, di alta qualità tecnologica, sviluppate in sinergia con altre imprese liguri tecnologicamente avanzate. Per tutte queste ragioni – ha concluso – chiediamo al ministro Calenda un’attenzione particolare che però, devo dire, ho già riscontrato nei colloqui preliminari».
Rixi ha ricordato che «abbiamo già inviato al governo la bozza dell’Accordo di programma sulle aree di crisi del savonese e stiamo aspettando una risposta. In vista dei due incontri al Mise è fondamentale che entro la fine di giugno si chiuda il problema degli ammortizzatori sociali perché è chiaro che alcune crisi come quelle di Piaggio Aerospace e di Tirreno Power non avranno una rapida soluzione. Poi abbiamo bisogno di strumenti eccezionali per una situazione eccezionale: per noi il problema sul savonese cuba qualche migliaio di posti di lavoro: non è un problema da poco per una regione come la Liguria e neppure a livello nazionale. I contatti col governo sono costanti e da parte nostra rimane altissima l’attenzione su questa questione. Speriamo che il 9 giugno ci sia un’apertura da parte del ministero: noi siamo pronti a indicare gli strumenti, le necessità territorio e anche le possibili soluzioni che non siano solo la cassa integrazione».
L’assessore al Lavoro, Gianni Berrino ha poi aggiunto che «si è è convenuto con sindacati e Rsu di chiedere al governo un tavolo unico per le crisi del savonese così da analizzare le criticità di un territorio che a livello occupazionale rischia di perdere migliaia di posti di lavoro, generando una situazione potenzialmente insostenibile per l’occupazione non solo nel savonese ma in tutta la Liguria».