Un’intesa che coinvolgerà circa 400 ragazzi in 17 istituti in Liguria, Emilia-Romagna e Piemonte in un percorso di alternanza scuola-lavoro con Iren. La firma è avvenuta questa mattina, nell’affollata sala Liguria di palazzo Ducale a Genova, di fronte a studenti e professori. Nella nostra regione sono cinque gli istituti che prenderanno parte al progetto: il Giorgi-Majorana, Firpo, Istituto Duchessa di Galliera, Gaslini-Meucci e liceo Da Vigo, per un totale di cinque classi ciascuno: «Siamo la regione con la partecipazione più numerosa», commenta Rosaria Pagano, direttore generale dell’Ufficio scolastico per la Liguria.
Un protocollo che intende affrontare le novità della legge 107/2015, che interessa tutti gli studenti italiani dalla terza alle quinta superiore con un monte ore che va dalle 400 alle 200 ore di cui un 30% all’interno di una azienda, come una reale opportunità per creare un’alleanza scuola-lavoro. Alleanza basata su una stretta co-progettazione tra singole istituzioni scolastiche, Usr e Iren nella preparazione dei percorsi, affiancata da un approccio didattico per competenze e una valorizzazione del protagonismo degli studenti attraverso concrete esperienze di lavoro. «Un’opportunità per gli studenti, al centro di questo percorso, che ricevono qualcosa che prima il nostro Paese non dava, e per le aziende stesse, soprattutto quelle che assumono, come Iren», commenta il presidente del gruppo, Francesco Profumo.
Uno scambio che può portare anche alla definizione di nuove figure professionali che possano contribuire alla curvatura dei percorsi scolastici in modo che siano più aderenti alle professioni richieste: «Potranno fare scelte migliori, dopo la maturità, più coerenti con le loro attitudini e preferenze», commenta il presidente di Iren. Basti pensare che in Italia il 25% dei ragazzi al primo anno di Università si accorgono di aver compiuto la scelta sbagliata: «Ma non è colpa vostra − spiega Prufumo, rivolto alla platea di studenti − è colpa nostra, perché non siamo riusciti a darvi la formazione e le informazioni necessarie a fare la scelta giusta». Secondo Stefano Versari, direttore generale dell’Ufficio Scolastico per l’Emilia Romagna, «incontrare il mondo del lavoro troppo tardi è un impoverimento per la persona». L’alternanza è «un’opportunità, oltre a un obbligo, perché consente ai ragazzi di apprendere le basi per stare al mondo», aggiunge Fabrizio Manca, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte.
Il documento, pur mantenendo forti legami con i territori dove Iren opera, vuole offrire una risposta efficace a livello sovraterritoriale e nazionale, costituendo un modello di collaborazione e progettazione condivisa dove le differenti esperienze scolastiche trovano un punto di scambio e di valorizzazione.
Sugli oltre 400 studenti coinvolti in terza superiore, una settantina di questi saranno selezionati per lo svolgimento dei tirocini in azienda durante la quarta classe e il proseguimento del percorso verso l’orientamento professionale e universitario nella classe quinta; percorso che sarà realizzato sempre in azienda anche in collaborazione con le strutture di Atenei, Politecnici e Scuole Universitarie per agevolare lo studente nella individuazione della migliore scelta possibile.
L’alternanza scuola-lavoro, che sarà obbligatoria a partire dal prossimo anno scolastico per tutti i licei e istituti italiani, coinvolge al momento 28 scuole in Liguria, per la maggior parte istituti tecnici e professionali.