La dichiarazione del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, arrivata quasi a fine seduta, che l’obiettivo dell’inflazione, al 2%. è vicino ma non è stato ancora raggiunto e che i tassi a reteranno livello “restrittivo, al momento”, ha frenato le Borse europee che ieri avevano accolto con maggiore ottimismo i dati sull’inflazione: un taglio imminente dei tassi era escluso da tempo ma gli operatori speravano che la fine delle restrizioni fosse più vicina. Milano segna -0,14%, Madrid +1,07%, Londra -0,34%, Parigi +0,17%, Francoforte +0,5%. Spread Btp/Bund sui 109 punti (variazione -1,41%, rendimento Btp 10 anni.
A Piazza Affari svetta in testa al Ftse Mib Nex (3,80% sulle indiscrezioni secondo cui Poste Italiane (-0,14%) potrebbe cedere la propria quota a Cdp mentre Cdp potrebbe uscire dal capitale di Tim in favore di Poste. L’eventuale scambio di quote Poste/Cdp, secondo Equita, eviterebbe un eventuale piazzamento della quota Nexi di Poste direttamente sul mercato, evitando cosi’ ulteriori pressioni sul titolo.
In rialzo Popolare di Sondrio (+2,11%) all’indomani della nota del cda che ha chiarito di voler puntare sulla strategia stand alone, sottolineando i rischi della fusione con Bper (+0,4%) e le incertezze sulle strategie. Si attende ora alla presentazione del piano triennale 2025/2027 in programma il prossimo 26 febbraio.
Il no all’ops lanciata da Unicredit (-0,66%) non ha giovato invece a Banco Bpm, in calo dello 0,61% dopo i rialzi della prima parte di seduta, dopo aver presentato l’aggiornamento del piano strategico con target migliori delle attese, oltre che i risultati del 2024. L’istituto milanese ha anche annunciato un dividendo più alto e la revisione al rialzo del prezzo dell’offerta per Anima, da 6,2 a 7 euro. A sua volta Anima, dopo l’iniziale allineamento a 7,01 chiude a 6,9 euro (-1,15%). In coda al listino Hera (-1,95%).
L’euro recupera sul dolaro a 1,0363 (da 1,0345 ieri in chiusura) e vale 160,36 yen (da 157,55), mentre il cross dollaro/yen è a 154,75 (152,28).
Cala il prezzo del petrolio con le scorte di petrolio negli Stati Uniti che la scorsa settimana sono aumentate più delle attese: il Brent è a 75,7 dollari (-1,6%) e il Wti a 72 dollari (-1,7%). In ribasso anche il gas naturale ad Amsterdam, che scambia a 55,5 euro al megawattora (-3,8%).